Reparto oncologia del Murri: «Il lavoro in team multidisciplinare garantisce un +10% di guarigione»

FERMO – «Abbiamo assistito in questi ultimi anni a un cambiamento radicale nell’approccio con il paziente, sia sul fronte terapeutico che su quello psico-sociale. Ed è diventato strategico il lavoro multidisciplinare in team. Questo è uno dei punti di forza di questo reparto di cui si può essere orgogliosi». Con queste parole, stamattina il direttore generale Ast, dottor Roberto Grinta, ha presentato alla stampa la Uoc Oncologia dell’ospedale Murri, guidata dal direttore dottor Renato Bisonni. Presenti anche il direttore f.f. della direzione medico ospedaliera, dottor Luca Polci, quello delle professioni infermieristiche, dottor Renato Rocchi, quello dell’area tecnico-sanitaria, dottor Matteo Diamanti e la vicepresidente Anpof, Alida Capeci.

«Questo reparto, fatto di grandi professionisti, a partire da Bisonni, che si interfacciano con la diagnostica, è motivo di vanto. Tra le 17 tipologie di interventi Lea, sull’attesa dei ricoveri programmati di classe A siamo a ben il 94%» aggiunge il direttore generale.

«I dati ci dicono che siamo attrattivi, che la popolazione ha grande fiducia in noi. Il lavoro in team multidisciplinare – il punto del dottor Bisonni – garantisce un +10% di guarigione. Altri motivi di vanto sono l’ambulatorio di genetica oncologica, collegato direttamente con l’ospedale di Ancona e che garantisce risposte in tempi molto brevi, e la collaborazione della psico-oncologa. Poi abbiamo l’Anpof che ci affianca con un lavoro prezioso. Abbiamo gli ambulatori personalizzati che favoriscono una conoscenza profonda e confidenziale tra medico e paziente. Ringrazio il direttore Grinta che ha spinto per farci avere il macchinario che riduce l’alopecia nelle pazienti, che ci è stato gentilmente donato dalla Fondazione Carifermo. Dopo averlo testato in questi mesi, possiamo dire che è estremamente efficiente. Tutte le promesse, il direttore Grinta le ha mantenute. Vorrei ricordare che abbiamo anche la gestione dell’Hospice, per una presa in carico totale dei pazienti». Un reparto all’avanguardia, dunque «e da qui a tre anni – aggiunge Bisonni – avremo un’ulteriore rivoluzione con i vaccini».

Attualmente il reparto si compone di sei medici oltre al direttore, 12 infermieri oltre alla funzione organizzativa Maria Rosaria Borriello, e 2 Oss. Il ruolo di infermieri e Oss è cambiato in questi anni, come confermato dal dottor Rocchi che ha parlato di un organico congruo e attento «alla presa in carico complessiva del paziente, diventando punti di riferimento assistenziale». In chiusura, il direttore Grinta ha annunciato l’imminente istituzione al Murri dell’Ufa (Unità farmaci antiblastici).