FERMO – L’ospedale Murri di Fermo ha finalmente la parto-analgesia. Il servizio è stato attivato, con le visite ambulatoriali, nel mese di marzo. E da maggio scorso, da quando cioè si è diventati pienamente operativi, già 29 donne ne hanno potuto usufruire. Numeri che fanno gioire il pool di specialisti che vi lavorano.
Nel pomeriggio di ieri la conferenza stampa di presentazione del nuovo servizio per le donne partorienti. Presenti il direttore generale dell’Ast Fermo, dottor Roberto Grinta, il direttore sanitario Ast Fermo, dottoressa Elisa Draghi, il direttore amministrativo Ast Fermo, dottor Massimo Esposito, i direttori delle Uoc di Ostetricia-Ginecologia, dottor Alberto Maria Scartozzi, e quello della Rianimazione-Terapia Intensiva, dottoressa Luisanna Cola insieme all’anestesista Laura Botticelli, responsabile del progetto. Il dg, oltre ai presenti, ha ringraziato il direttore delle professioni infermieristiche, dottor Renato Rocchi, per la formazione degli infermieri. Ringraziamenti anche alle funzioni organizzative Lucia Ercoli, Monia Vergari e Claudio Carosi.
«La parto-analgesia è un grande segnale di civiltà – le dichiarazioni del direttore generale Grinta – un servizio atteso da anni e che ora è realtà. Ringrazio tutti coloro che vi hanno lavorato nella fase di preparazione e che continuano a farlo, dai direttori ai medici, dagli infermieri a ostetriche e Oss».
«Con la parto-analgesia è partita un’ulteriore attività per andare incontro alle esigenze delle donne in gravidanza – il punto della dottoressa Draghi – che hanno accolto molto bene il servizio».
«Sono davvero felice: abbiamo aumentato il numero di parti. L’assistenza al parto è cambiata. Tutto ora – le parole del dottor Scartozzi – è vissuto, anche dal personale sanitario, con maggiore serenità. Gli anestesisti sono eccezionali e viviamo tutti un clima più sereno, a partire dalle donne che si accingono a partorire. Il personale è entusiasta».
«L’attività formativa è partita nel 2017. Nel caso della parto-analgesia – spiega la dottoressa Cola – parliamo di una tecnica di anestesia epidurale, un’analgesica con un dosaggio bassissimo che toglie il dolore alla partoriente lasciando tutte le altre sensazioni. Il percorso ci ha portati a una procedura dove è stata prestata la massima attenzione al rischio clinico. E poi al Murri abbiamo un fiore all’occhiello: la sala interventiva vicino alla sala parto. Abbiamo fatto tutti un gran bel lavoro. La parto-analgesia è qualcosa che ci appassiona».
«Nel marzo di quest’anno – i dettagli forniti dalla dottoressa Botticelli – è stato istituito un ambulatorio ad hoc, una volta a settimana. Le donne alla 36esima settimana vengono informate di questa opportunità. E da maggio ben 29 hanno partorito con questa tecnica. Dai questionari anonimi emerge un alto indice di gradimento e grande soddisfazione. Per noi è bello anche aver riscoperto un lavoro di equipe con la ginecologia e l’ostetricia. Possono usufruire della Parto-Analgesia tutte le donne, fatta eccezione per alcune affette da particolari patologie».