MONTERUBBIANO – Soddisfazione a Monterubbiano. Il TAR Marche, con sentenza del 30/07/2024, ha infatti respinto il ricorso contro il Comune di Monterubbiano proposto da una Società telefonica interessata all’installazione di una stazione radio base (antenna per la telefonia mobile) vicinissima al centro storico di Monterubbiano.
Il comune, assistito dall’avvocato Massimo Ortenzi di Grottammare, ha visto quindi riconoscere le proprie tesi difensive finalizzate alla salvaguardia di un sito di particolare pregio paesaggistico. Il comune si era infatti difeso dall’intervento proposto per l’installazione di un’antenna, perché il progetto avrebbe riguardato un’area tra il complesso monumentale del cimitero (bene culturale), il parco pubblico (bene paesaggistico) e il centro storico (all’interno del quale si trovano svariati beni culturali tutelati), determinando quindi un forte impatto ambientale, oltre a danneggiare il contesto circostante.
Il TAR ha dunque condiviso quanto precedentemente espresso in senso negativo con un provvedimento comunale, in particolare, evidenziando che in zona di tutela integrale del centro storico non possono essere installate antenna di telefonia mobile. E, dato questo pronunciamento del TAR, «l’amministrazione comunale auspica che le società interessate a fornire questo importante servizio per il territorio provvedano in futuro ad agire nel rispetto della vigente normativa, garantendo la tutela della salute delle persone e la salvaguardia paesaggistica e dei beni storico/artistici», sottolineano dall’amministrazione comunale di Monterubbiano.
«La pronuncia del TAR Marche è molto importante – continuano – in quanto ha previlegiato le ragioni del comune di Monterubbiano e si distingue, per novità, nel panorama giurisprudenziale che è prevalentemente negativo per la posizione dei comuni posti a contrasto alle installazioni di antenne» – sottolineano con soddisfazione da Monterubbiano, e aggiungono: «Il tema dell’installazione di nuove antenne è molto sentito dai cittadini, alcuni dei quali vorrebbero che fosse ben servito tutto il territorio, mentre altri ne sono preoccupati per la salute e per i danni paesaggistici che potrebbero procurare. Di questo l’amministrazione è perfettamente cosciente e continua infatti ad essere interessata a servire bene tutto il territorio, ma vorrà farlo salvaguardando la salute delle persone e l’ambiente di particolare pregio paesaggistico e storico/artistico», concludono.
Per ripercorrere nel dettaglio la vicenda, dal comune di Monterubbiano fanno sapere che una società interessata aveva manifestato al comune di Monterubbiano la propria volontà per installare un’antenna nella zona del cimitero monumentale. Il comune aveva evidenziato che nella zona non aveva aree adatte allo scopo e che la normativa impediva tale installazione in quella zona di pregio, concedendo comunque la propria disponibilità per fornire ulteriori chiarimenti. Successivamente, la società interessata, non curante di quanto fatto presente dal comune, ha presentato comunque istanza per l’installazione di un’antenna a nord del cimitero monumentale, proprio nell’area che il comune aveva indicato come non idonea.
Il comune, considerata l’area di pregio interdetta all’installazione delle antenne, non ha potuto autorizzare l’installazione e ha inoltre specificato che è tenuto al rispetto della vigente LR 12/2017 e non può eludere le propedeutiche procedure previste nella stessa legge che coinvolgono altri soggetti nel processo di pianificazione (partecipazione dell’ARPAM, dei Comuni confinanti, degli altri gestori, dei portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati ai sensi della normativa statale vigente, dei cittadini nonché degli altri soggetti pubblici e privati interessati). La pretesa della società interessata di ottenere il rilascio di un Titolo Unico diretto, senza lo svolgimento delle obbligatorie e propedeutiche procedure nonché senza l’individuazione di un’area idonea e senza verificare preventivamente la fattibilità materiale della costruzione, non poteva essere comunque soddisfatta. A quel punto la società ha impugnato il provvedimento comunale ed il comune è stato costretto a costituirsi in giudizio.
Il TAR, come già ricordato, ha però respinto il ricorso della società interessata all’installazione dell’antenna riconoscendo una peculiarità fattuale che distingue la vicenda di Monterubbiano dalle altre controversie attinenti ad altri comuni, che negli anni si erano invece concluse favorevolmente per le società telefoniche.