Nuovo ponte Casette d’Ete, Marcozzi (Forza Italia): «Bene i lavori. I ristori per le attività sono garantiti»

SANT’ELPIDIO A MARE –  Durante una visita istituzionale al cantiere del nuovo ponte sull’Ete Morto, in località Casette del Comune di Sant’Elpidio a Mare, la consigliera Jessica Marcozzi e il vice Roberto Greci hanno espresso grande soddisfazione per lo stato avanzato dei lavori, che progrediscono in linea con le più ottimistiche previsioni. Accompagnata anche dall’Assessore competente, Stefano Aguzzi,la consigliera ha sottolineato quanto riportato dai tecnici regionali, che hanno confermato il rispetto della tabella di marcia, con la prospettiva di un completamento delle opere addirittura in anticipo rispetto alla scadenza contrattuale di gennaio 2025. La riapertura del ponte è attesa entro pochi giorni dopo il 19 settembre 2024, salvo imprevisti legati a collaudi e verifiche finali.

«È stato constatato sempre dai tecnici che i lavori di costruzione del ponte sono a uno stadio molto avanzato – dice la consigliera regionale di Forza Italia -. Sono già iniziati i lavori di assemblaggio delle strutture in ferro, con i materiali già pronti per essere saldati. È motivo di grande soddisfazione vedere come, a poco più di un anno dalla presentazione del progetto, il ponte stia già prendendo forma concreta».

I ristori richiesti dalle attività commerciali della zona, che denunciano danni emergenti causati dalle chiusure e dalle limitazioni connesse ai lavori in corso hanno detto i tecnici che, la compensazione dei danni è garantita non solo dalle procedure tipiche dei lavori pubblici, ma anche dal Codice Civile, che prevede la tutela del “lucro cessante”. Sebbene sia ancora prematuro quantificare le richieste o valutare la legittimità degli importi, assicurando che esistono coperture finanziarie robuste per far fronte a eventuali richieste, grazie a fondi destinati agli imprevisti.

Il progetto finanziato con fondi PNRR rappresenta un esempio di efficienza amministrativa.
Questo progetto, simbolo di eccellenza e rapidità amministrativa, si candida a diventare un modello per l’efficienza delle opere pubbliche, portando con sé non solo progresso infrastrutturale, ma anche un’attenzione dovuta alle esigenze del tessuto economico locale.