Aggressione a Mazzaferro, il sindaco Leoni: «La famiglia bulgara verrà rimpatriata»

MONTE URANO – «Fin dal nostro insediamento a giugno, come amministrazione, ci siamo confrontati con i servizi sociali, tutti gli organi territoriali come Prefettura, Arma dei Carabinieri, Questura per aiutare una famiglia di nazionalità bulgara, protagonista di diversi episodi di cronaca, nel miglior modo possibile. Siamo intervenuti fin dai primi giorni del nostro mandato per cercare una soluzione adeguata» dice il sindaco di Monte Urano Andrea Leoni. Quando parla di ”diversi episodi di cronaca”, il primo cittadino fa riferimento, oltre ai tanti disordini che ”il bulgaro” ha creato negli anni nel centro storico di Monte Urano, anche all’ultimo caso che ha visto coinvolto il presidente del consiglio comunale Massimo Mazzaferro, preso a pugni in faccia dopo che è intervenuto per cercare di calmare l’uomo in evidente stato di alterazione in un parco pubblico del centro frequentato da famiglie e bambini.
«Nella giornata di ieri, giovedì 22 agosto, una delegazione del Comune di Monte Urano, guidata dal sindaco, dopo i passaggi burocratici all’Ambasciata di Bulgaria, ha accompagnato questa famiglia in aeroporto a Roma con destinazione il loro paese di origine. Alla luce di quanto successo nelle ultime settimane, ed il pregresso, questa è risultata la migliore strada possibile per garantire serenità e sicurezza alla nostra comunità – continua Leoni -. La discussione sulla sicurezza cittadina, al di là di questi gravi episodi, è un tema che va comunque seguito con attenzione e che deve tenere in considerazione molti aspetti che possono costituire un rischio per lo svolgimento di una convivenza civile. I toni esasperati, gli schieramenti e le differenziazioni non sono il metodo per affrontare i problemi, sia a livello social che nelle piazze e vie cittadine. Occorre agire prima che questi si verifichino».
«Ci interroghiamo anche sulle modalità con cui l’accoglienza viene data: essere accoglienti non significa solo ospitare cittadini stranieri nelle nostre città non preoccupandosi delle condizioni di vita in cui versano e neanche è possibile trovare loro una sistemazione precaria rendendo ancora più difficile la loro esistenza – è la riflessione che fa il primo cittadino -. Ringraziamo tutte le istituzioni, il Prefetto, la Questura e gli uomini della Locale Stazione e del Comando Compagnia dei Carabinieri, che ci hanno supportato in questa operazione ma rileviamo anche che c’è una distanza da colmare tra i problemi giornalieri che si vengono a creare in una piccola comunità e le risposte concrete e tempestive che le leggi ci consentono di utilizzare. Doveroso ringraziare tutti i nostri funzionari e gli uffici perché sono stati determinanti per raggiungere l’obiettivo»
«Esprimiamo inoltre la nostra solidarietà e apprezzamento al collega Massimo Mazzaferro che, nel tentativo di stabilire un dialogo e portare tranquillità in questo frangente, ha pagato personalmente il suo gesto e che si è messo a disposizione successivamente nel risolvere il problema – conclude il sindaco Leoni -. Come amministrazione siamo consapevoli di aver dato una risposta celere e decisa ai cittadini monturanesi, riguardo una vicenda molto articolata che ha preoccupato la comunità ed allo stesso tempo abbiamo aiutato una famiglia a ricostruirsi una alternativa di vita. Da oggi possiamo tornare a vivere il centro storico con serenità».