Il professor Serena plaude la Cavalcata ma lancia un appello: «Curare la differenziata durante i grandi eventi»

FERMO – Ho invitato amici da fuori regione ad assistere all’evento “Teseo e il Minotauro – spettacolo sbandieratori e tamburini” nell’ambito del programma della 43 edizione della Cavalcata dell’Assunta di Fermo, e sono rimasti entusiasti. Ho poi diffuso via WhatsApp ai miei amici, sparsi un po’ lungo la penisola, la messa in onda su Rai Tre nazionale della rievocazione sabato scorso 17 agosto: hanno apprezzato molto la trasmissione, compreso il drappo dipinto da Andrea Gentili – scrive in una nota il professore Elvezio Serena -. Le telecamere RAI non hanno potuto evitare di inquadrare l’auto lungo la discesa di via Sapienza, di fronte al palazzo Vinci, dato che era nei pressi della “Mossa”. Da controllare l’anno prossimo: non mi risulta che nel 1436, anno a cui si riferisce il Corteo storico, circolassero auto».

Un appunto storico del professore che fa seguito ad una critica sulle condizioni del portico in via Veneto che definisce “indecente”. «Inquadrato, all’arrivo della corsa dalle telecamere Rai, è ancora peggio. Come si fa a mandare in onda quello scempio preceduto dalla pubblicità lungo il muro? – dice, proponendo di installare davanti ai negozi a livello strada dieci tende rappresentative delle contrade per coprire i cartelli ”Affittasi” -.  Nota dolente, come ogni anno, i rifiuti. Una segnalazione che ho già espresso qualche anno fa, senza alcun riscontro. Ne ho visti dappertutto: bottiglie in plastica, lattine e vetro. Mi chiedo: vanno a finire nell’indifferenziato o qualcuno provvede poi a separare? Nelle nostre abitazioni differenziamo pazientemente tappi della birra, pezzetti di carta, cellophane delle riviste, oltre ovviamente lattine, bottiglie di plastica e vetro. Grazie a questo sforzo quotidiano delle famiglie, delle scuole, delle aziende e di tutti quelli che hanno a cuore il futuro del Pianeta, il comune di Fermo raggiunge il 65 % della raccolta differenziata. E’ una percentuale che, secondo me, deve essere ampiamente migliorata».

«C’è tempo un anno per organizzarsi, l’investimento per  questo progetto non è poi così oneroso. Basta crederci, dare disposizioni e chiedere collaborazione. Al Terminal “Dondero”, ormai punto di smistamento di tutte le linee urbane ed extraurbane della Trasfer, non vedo contenitori per raccolta differenziata. Al Parco dello Sport di Fermo, località Girola, dove vado qualche volta a camminare, trovo anche qui cestini stracolmi di materiale differenziabile – continua Serena -. Cestini per differenziare i rifiuti li ho visti nei pressi del parco del Castello a L’Aquila, sul lungomare di Porto S. Giorgio, all’ingresso/uscita di un grande centro commerciale, come si evince dalle foto allegate. Nelle stazioni, negli aeroporti, negli stabilimenti balneari e in molti siti di notevole frequentazione troviamo ormai contenitori per la raccolta differenziata. In conclusione, durante i grandi eventi a Fermo il Comune, di concerto con l’Asite ed eventuali ditte private, deve predisporre un servizio di raccolta differenziata dei rifiuti, fissa o mobile, in modo che lo sforzo che viene fatto da tanti cittadini durante l’anno non venga vanificato in un solo giorno. Ma anche nei parchi, nei giardini e negli spazi verdi vanno predisposti appositi contenitori».