FERMO – L’Obi (Osservazione Breve Intensiva), dal punto di vista organizzativo, è una unità funzionale del Pronto soccorso e rappresenta un moderno e ormai collaudato sistema di filtro con l’obiettivo di ridurre i ricoveri inappropriati nei reparti di degenza e aumentare la sicurezza nelle dimissioni dal Pronto soccorso.
Nel presidio ospedaliero di Fermo è dedicata all’Obi un’area opportunamente attrezzata per garantire la tutela della privacy ed il comfort dei pazienti, dotata di 12 postazioni di degenza con sistemi di monitoraggio multi-parametrico e sorveglianza centralizzata con sistema di videocamere. E’ stata prestata particolare attenzione all’efficienza della presa in carico e pertanto sono stati selezionati infermieri e operatori socio sanitari con competenze avanzate in grado di erogare ai pazienti un profilo assistenziale di livello semintensivo.
L’ammissione dei pazienti avviene secondo criteri clinici strumentali specifici solo per alcune patologie ben definite che necessitano di approfondimenti diagnostici e terapeutici erogabili in un arco di tempo definito e limitato tra le 6 e le 36 ore.
Il potenziamento dei posti letto messi a disposizione del direttore f.f. del Pronto soccorso, dottor Antonio Ciucani, è stato possibile grazie ad uno specifico programma di reclutamento di infermieri e operatori socio sanitari voluto dalla direzione aziendale e autorizzato dal direttore generale dottor Roberto Grinta. Pertanto «avendo completato il percorso di reclutamento dei previsti contingenti di personale infermieristico (12 unità) e di supporto (3 unità), si conferma l’attivazione integrale dei dodici posti letto come da programmazione in data 1 ottobre 2024» come si legge nella nota inviata dall’Ast di Fermo.