Fermo, al via la stagione concertistica del circolo di Ave

FERMO – Sabato 5 ottobre alle ore 20.30 a Palazzo Brancadoro prenderà il via in anteprima la stagione concertistica 2024/2025 del Circolo di Ave, di cui è presidente Anna Danielli, con il patrocinio del comune di Fermo – assessorato alla cultura.

Protagonista dell’anteprima di sabato 5 ottobre sarà l’Ensemble Brancadoro (FOTO), che riunisce alcuni dei migliori artisti del panorama musicale marchigiano, tra i quali Giorgia Cardelli (violino), Fabio Cappella (viola), Alessandro Culiani (violoncello) e Davide Martelli (pianoforte).

«Con questa anteprima si apre ufficialmente la stagione del Circolo di Ave che anche per questa edizione si preannuncia di alta qualità – ha detto l’assessore alla cultura Micol Lanzidei – con un ricco calendario che vede interpreti di grande fama che onoreranno la città di Fermo con il loro talento e la loro musica sia a palazzo Brancadoro che al teatro dell’Aquila con concerti di musica classica di livello e per questo il grazie va al circolo ed a Anna e Paola Danielli per il programma di questa stagione».

Un programma ricco quello che andrà in scena nella magnifica cornice di palazzo Brancadoro, interamente dedicato al genio di Gabriel Fauré (1845-1924, nella foto) in occasione del centenario della sua scomparsa, che approfondisce un genere, quello della musica da camera, che riveste un’importanza considerevole nel catalogo delle opere del compositore francese.

La serata proporrà al pubblico un excursus musicale tra alcune delle straordinarie composizioni nate dalla grande inventiva armonica e melodica del compositore francese. Il concerto si aprirà con l’esecuzione del Piano Quartet n. 1 in do minore per pianoforte, violino, viola e violoncello op. 15. Composto tra il 1876 e il 1879, rappresenta uno dei grandi risultati di Fauré nell’ambito della produzione cameristica, unendo l’adesione alla tradizione tedesca a un profondo rinnovamento.

Seguirà la Romance in si bemolle maggiore per violino e pianoforte op. 28 composta da Fauré nel 1877 e dedicata a Mademoiselle Arma Harkness. Il tema iniziale richiama, secondo alcuni commentatori, la grande eleganza dell’Art Nouveau.

In programma anche l’Andante in si bemolle maggiore per violino e pianoforte op. 75 composto nel 1897 ed eseguito per la prima volta a Parigi presso la Société Nationale de Musique il 22 gennaio 1898 e la Sicilienne in sol minore per violoncello e pianoforte op. 78 composta nel 1898, originariamente pensata per accompagnare la produzione del Borgeois gentilhomme di Molière e divenuta poi musica di scena della produzione londinese del Pelléas et Mélisande di Maeterlinck che debuttò al Theatre di Londra il 21 giugno 1898.

Completano il programma l’Elegie in do minore per violoncello e pianoforte op. 24 composta nel 1880, che ebbe una immediata popolarità, la Romance in la maggiore per violoncello e pianoforte op. 69, composta ed eseguita per la prima volta nel 1894 a Ginevra, e l’Allegro moderato.

Dal 30 novembre 2024 al 10 maggio 2025, otto entusiasmanti appuntamenti porteranno a Fermo, tra palazzo Brancadoro e il teatro dell’Aquila, in molti casi per la prima volta in assoluto, alcuni dei più grandi interpreti del repertorio musicale classico e del nostro tempo, attivi sulla scena concertistica internazionale.

Il circolo culturale fondato da Anna e Paola Danielli in nome della comune passione per la musica, e in ricordo della loro nonna, Ave, pianista di formazione, continua a diffondere e a valorizzare l’esperienza intimistica del concerto di musica da camera, durante il quale lo spettatore assorbe da vicino il respiro dell’esibizione musicale, in un luogo che, fino a pochi anni fa, non era mai stato aperto al pubblico: Palazzo Brancadoro, di recente eletto dalle Dimore del Quartetto “Dimora dell’anno 2023”, per l’impegno nella promozione del territorio e della cultura attraverso la musica da camera.

Informazioni e biglietti | Prezzi e abbonamenti sul sito www.ilcircolodiave.it.

BIOGRAFIA

L’Ensemble d’Archi Brancadoro, che riunisce alcuni dei migliori artisti del panorama musicale marchigiano, nasce nel mese di luglio 2019 come formazione musicale residente, in occasione del concerto di apertura della prima edizione della rassegna de Il Circolo di Ave a supporto del M° Francesco Di Rosa (primo oboe solista nell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia).  Nell’agosto dello stesso anno, l’Ensemble ha partecipato al festival di solidarietà “RisorgiMarche” (promosso dall’attore marchigiano Neri Marcorè) a favore delle zone colpite dal sisma del 2016, interpretando, tra le altre, musiche di BachMozartPiazzolla e Morricone.

Nell’ottobre 2020 si è esibito nella bellissima cornice della chiesa di Sant’Agostino a Montecosaro, in occasione della terza edizione del festival di musica da camera organizzato dall’associazione culturale L’Enarmonica; nell’estate del 2021 si è esibito, sempre insieme al M° Di Rosa, in numerose locations del territorio marchigiano. In occasione della quarta edizione (2022) della rassegna de Il Circolo di Ave, si è esibito insieme al M° Lorenzo Di Bella (pianoforte) eseguendo l’Op. 44 e l’Op. 47 di Robert Schumann. L’Ensemble d’Archi Brancadoro è stato costituito nel 2019 dal M° Fabio Cappella (viola).

Palazzo Brancadoro sorge in via della Sapienza 18, tra le vie medievali del centro storico di Fermo, risale alla fine del XVII secolo e fu fatto edificare da una delle più antiche famiglie patrizie della città. I Brancadoro non avevano origine papalina, come gran parte delle famiglie del luogo, ma risalivano all’imperatore Sigismondo che il 12 aprile 1433 aveva conferito il titolo di conte palatino del Sacro Romano Impero a Giovanni Brancadoro.

Il cardinale Cesare Brancadoro (1755-1837), protagonista di importanti vicende fermane, elegante letterato e oratore, vi risiedette per gran parte della sua vita e il piano nobile fu il suo appartamento di rappresentanza. Intorno agli anni Trenta del Novecento, Aroldo Danielli, nonno paterno di Anna e Paola, acquistò il piano nobile, il secondo piano, le soffitte e le cantine; egli trascorse tutta la sua vita nella dimora insieme alla moglie Ave Properzi Danielli. Durante i restauri interni del 1997 del piano nobile della dimora, furono rinvenuti, nelle sale adiacenti al bellissimo salone da ballo, alcuni affreschi databili presumibilmente tra la fine del Seicento e gli inizi del Settecento. Da ammirare, ancora oggi, la pavimentazione in cotto di fine Seicento e la suggestiva sala da bagno di epoca Liberty.