Mostra fotografica, il Pd accusa l’amministrazione: «Patrocinio a un evento di matrice fascista»

PORTO SANT’ELPIDIO – «Apprendiamo dalla Delibera di Giunta n. 200 del 07 novembre che la nostra Amministrazione ha concesso l’uso gratuito della Sala Polifunzionale del Gigli nei giorni 22/23/24 novembre 2024 per lo svolgimento della Mostra fotografica “I volti della libertà”, con relativa conferenza di presentazione dell’evento in programma per sabato 23/11, dalle ore 18.00 alle ore 19.30.
La concessione viene motivata con la dichiarazione che tale iniziativa “incrementa l’offerta culturale e sociale della Città, costituendo anche un fattore di richiamo e prestigio per Porto Sant’Elpidio. Ma ne siamo proprio sicuri?.» Questo è l’incipit della nota del Partito Democratico di Porto Sant’Elpidio, guidato da Carlo Cognigni, contro l’amministrazione comunale elpidiense.

«L’iniziativa è organizzata dall’Associazione Pyxis, che dai social apprendiamo essere nata durante il mese di novembre e il sospetto è che si sia costituita dopo aver chiesto l’autorizzazione al comune per l’utilizzo del Gigli (richiesta protocollata il 17/10/2024).
Insieme all’Associazione Pyxis, -sottolinea il Pd elpidiense – si occupa dell’organizzazione l’Associazione Sol. Id. OdV, da cui provengono anche i relatori del convegno.
Quest’ultima è collocabile nell’area politica di Casapound. Fa parte, infatti, di tutta quella galassia formata da associazioni e onlus con la quale il partito di estrema destra può concorrere a ricevere finanziamenti pubblici, presentarsi al pubblico con simboli e nomi diversi da quelli con cui sono conosciuti e penetrare sotto altre spoglie in diversi ambiti sociali per aumentare il loro bacino di iscritti.
La “Sol.Id,” in particolare, si presenta come una associazione “a vocazione caritatevole e umanitaria” ma è stata spesso accusata di nascondere dietro al suo impegno umanitario un supporto attivo a gruppi estremisti e militari dei paesi in cui interviene: dalle popolazioni boere nostalgiche dell’apartheid in Sudafrica al regime di Assad in Siria.

Nel 2015 il quotidiano L’Espresso pubblicò delle fotografie delle Black Special Forces birmane con bandiera di Casapound e fascio littorio sulle tute mimetiche, smascherando di fatto l’intento solidaristico con cui l’associazione si promuove pubblicamente.
Il libro stesso che verrà presentato il 23 novembre, “Ucraina, Trincea d’Europa”, ha come autore Filippo Castaldini, leader trentino di Casapound e membro di Sol.id, che vanta anche una certa familiarità con la giustizia per accuse di aggressione a stampo politico».

«Ora – si legge ancora nella nota- le strade sono due: la prima, che la giunta comunale non fosse a conoscenza del sottobosco culturale che si cela dietro un’iniziativa del genere e fosse caduta nella svista di concedere un patrocinio, confusa dalle abilità trasformistiche di Casapound? Difficile da credere.

La seconda, forse più logica da pensare, è che una giunta di destra, anche per poter fare la propria piccola parte nel diffondere quella nuova “egemonia culturale” tanto cara al governo nazionale e a tutta la filiera e nel portare avanti quella strategia di “distribuire contentini” a tutti coloro che l’hanno appoggiata e sostenuta in campagna elettorale, abbia deliberatamente scelto di patrocinare questo tipo di iniziativa.
Ma date tutte le premesse fatte, ci chiediamo come un evento del genere – intriso di propaganda politica e idee che scorrono sempre borderline rispetto ai principi garantiti dalla nostra Costituzione – possa “incrementare l’offerta culturale e sociale della Città”, come da loro scritto in delibera, tanto da garantirsi un patrocinio per la concessione di un luogo pubblico anche emblematico come il centralissimo Gigli».

«Patrocinio -chiosa il Pd- al quale ci opponiamo fermamente chiedendo che venga al più presto ritirato. Oltre a questo, abbiamo provveduto, per il tramite del Sen. Francesco Verducci del Partito Democratico che ringraziamo, a presentare interrogazione parlamentare, per chiedere ai Ministri dell’Interno e della Cultura, quali siano le valutazioni dei rispettivi Ministeri in merito all’evento».