Mostra fotografica al Gigli, Ciarpella spazza via le polemiche: «Nulla a che fare con il fascismo»

PORTO SANT’ELPIDIO – «Non nascondo lo stupore provato questa mattina leggendo le notizie circa il patrocinio concesso dal comune di Porto Sant’Elpidio alla conferenza e alla mostra fotografica in programma il prossimo 23 novembre al Polo culturale Beniamino Gigli. Il senatore Francesco Verducci ha ritenuto di dover interrogare addirittura il Ministro della cultura, affinché si argini la diffusione di “messaggi di chiara ispirazione neofascista e quindi contrari a fondamenti stessi della Costituzione”. Si accoda il segretario del Pd locale Carlo Cognigni, ipotizzando che l’Amministrazione comunale voglia “contribuire ad una nuova egemonia culturale promuovendo eventi borderline rispetto ai principi costituzionali” – dice il primo cittadino Massimiliano Ciarpella -. «Ora, se la Costituzione è la stessa che conosco io, mi pare di ricordare sancisca quali principio fondamentale la pari dignità sociale di ogni cittadino, senza distinzione di sesso, razza, lingua, religioni, opinioni politiche (art.3). Mi pare vieti restrizioni della libertà personale (art.13). Mi pare sancisca il diritto dei cittadini ad associarsi liberamente (art.18) e quello di manifestare liberamente il proprio pensiero con ogni mezzo di diffusione (art.21)».

«L’evento che abbiamo patrocinato, la mostra fotografica “I volti della libertà”, non esprime alcun riferimento al fascismo. L’iniziativa racconta scenari di guerra e la lotta per la libertà degli ucraini e di altri popoli del mondo, un tema che abbiamo ritenuto degno di patrocinio. Non è correlata ad alcun partito, movimento o forza politica – spiega -. Mi chiedo se sia intellettualmente onesto non aver nulla da eccepire quando collettivi appartenenti ad una certa parte politica assaltano e manganellano le forze dell’ordine e scandalizzarsi per un evento culturale, attaccandogli l’etichetta di iniziativa fascista. La libertà che funziona a corrente alternata non è libertà».