YUASA BATTERY – Sabato ha fatto l’esordio assoluto in Superlega, mettendo anche a segno un punto. Di certo uno dei momenti più emozionanti della sua carriera che per la prima volta ha toccato il massimo campionato nazionale. Parliamo di Marco Cubito, siciliano di Taormina, che ormai a Grottazzolina ha piantato radici solidissime in campo e non solo. Solare e pronto a sdrammatizzare in ogni momento, uomo spogliatoio ma anche ben presente con le sue manone al centro della rete da ormai diversi anni. Con lui ripercorriamo quei momenti vissuti domenica scorsa davanti ai quasi 3500 spettatori del Palasport di Perugia: «E’ stato un piacere e una grande sensazione – sottolinea – ma che è arrivata a 32 anni, tanti ci sono arrivati ben prima di me (sorride, ndr). E’ stata comunque una grandissima emozione arrivare ad un obiettivo che sognavo da piccolo, come tutti quelli che amano la pallavolo come me».
E il suo percorso è lungo, partendo dalla Sicilia girando per l’Italia per poi adagiarsi sulle colline marchigiane che ormai sono la sua nuova casa. «Fino a 20 anni ho giocato in Sicilia poi sono partito per andare a Lagonegro. Sono rimasto cinque anni lì: le mie esperienze sono veramente intense e spesso durature. Da lì una stagione a Spoleto, sempre in A2, da dove poi sono arrivato a Grottazzolina e ho avuto il primo contatto con la famiglia M&G. L’anno successivo ho fatto la scelta di restare in A2 accettando Castellana Grotte, ma poi sono tornato in A3 a Grottazzolina e ho conosciuto anche la mia attuale ragazza, Serena. Una scelta personale ma legata ad un progetto di crescita della società che aveva pianificato un bel percorso. Mi trovo benissimo, ormai sono diventato quasi più marchigiano che siciliano, qui si vive benissimo».
Da quel ritorno cinque stagioni e un crescendo di altissimo livello, con la Superlega arrivata proprio nell’indimenticabile 25 aprile senese dello scorso anno. Una crescita programmata, ma pensare alla Superlega era tanta roba anche allora. «Allora pensare alla Superlega era forse impossibile, ma la società è stata sempre ambiziosa e anche in A3 avevamo roster di altissimo livello, direi senza dubbio di categoria superiore. Abbiamo fatto bene e lo scorso anno è stato alzato ulteriormente il livello, centrando l’obiettivo Superlega al primo colpo. Grandi emozioni».
Quest’anno la sfida alle più grandi squadre d’Italia ma anche d’Europa, come l’ultimo trittico affrontato ha ampiamente dimostrato. Dopo le fuoriserie, sabato arriva una Cisterna in forma smagliante (fischio d’inizio ore 20,30 al PalaSavelli, biglietti disponibili su vivaticket) , ma la Yuasa Battery ha fame e vuole fortemente il primo successo nella massima serie. Cubito è carico e analizza lucidamente la situazione: «Io sono molto positivo ed ottimista sinceramente. Sfido qualunque squadra di Superlega a togliere due pilastri dai titolari, come abbiamo dovuto fare noi con Fedrizzi e Petkovic. Non è affatto semplice, anzi: sarebbe stato complicatissimo per tutti. Le ultime gare affrontate sono state quasi di avvicinamento, ora vediamo come finisce questa settimana, ma sono assolutamente convinto che sabato possiamo fare molto bene. Loro sono un’ottima squadra, molto forte, li abbiamo affrontati anche in pre season e sono convinto che forse meriterebbero anche un’altra classifica. Noi è evidente che in casa riusciamo a fare gare importanti anche contro le big, considerando anche il calore e la passione degli Ska e di tutto il Palas. Servirà una grande atmosfera per andare a fare risultato».