FERMO – Non bastano 45 minuti di dominio alla Fermana per ottenere la tanto attesa prima vittoria casalinga. Una doppietta di Bianchimano aveva illuso i tifosi che lo “zero” nella casella dei successi interni potesse finalmente essere cancellato. Ma il sogno si trasforma in incubo al termine di un incontro che lascia l’amaro in bocca ai sostenitori gialloblù.
IL TABELLINO
FERMANA 2 (4-3-3) Perri; Cocino, Tafa, Karkalis, Tomassini (49’st Palumbo); Mavrommatis, Romizi, Fontana (27’st Bartoli); Ferretti (16’st Pinzi), Bianchimano, Valsecchi (35’st Sardo). A disposizione: Di Stasio, Marucci, Palmucci, Msikine, Lomangino. Allenatore: Ruben Dario Bolzan
TERMOLI 2 (3-5-2) Palombo; Hutsol, Esposito, Hysaj; Galdo, Ricci, Galdean (44’st Cancello), Colarelli, Barchi; Puntoriere, Barone. A disposizione: Russo, Sicignano, Ndao, Allegretti, Keita Allenatore: Nicola Mancino
MARCATORI: 12’ Bianchimano, 39’ Bianchimano, 13’st Ricci, 26’st rig Barone
ARBITRO Francesco Palmisano di Saronno- Assist.1 Matteo Lauri di Modena- Assist.2 Jonas Blondon Nkenkeu Teulem di Parma
NOTE Ammoniti: Barone, Fontana, Romizi, Cancello, Tafa Espuso: 47’st Puntoriere Corner: 3-7 Recuperi pt 2’, st 6′.
LA CRONACA
Il primo tempo è stato un monologo della squadra di Bolzan, con una Fermana padrona del campo e apparentemente in pieno controllo del match. Il Termoli, pur mostrando segni di pericolosità, sciupa un calcio di rigore e non concretizza alcune azioni confuse in area avversaria. La superiorità dei padroni di casa sembrava netta, tanto che nulla faceva presagire una rimonta molisana.
Nella ripresa, però, la Fermana cala vistosamente, forse appagata dal doppio vantaggio. Il Termoli ne approfitta con coraggio: accorcia le distanze grazie a Ricci, poi trova il pareggio con Barone, trasformando il secondo rigore della partita. I gialloblù, smarriti e incapaci di reagire, faticano a creare occasioni concrete, tradendo un atteggiamento troppo passivo rispetto alla brillantezza iniziale.
Il forcing finale della Fermana negli ultimi dieci minuti non produce risultati, e al triplice fischio il pubblico esprime tutto il suo disappunto, consapevole dell’occasione sprecata. Un punto che lascia l’amarezza di una vittoria mancata, ma anche interrogativi sull’approccio mentale della squadra nei momenti decisivi.
Prima della partita è stato ricordato Mario Rossetti, cronista storico del Corriere Adriatico e di Radio Fermo Uno, ad undici anni dalla sua scomparsa. Con passione viscerale ha raccontato l’anima della Fermana, diventando voce e memoria storica della squadra gialloblu. In suo ricordo è stato deposto un mazzo di fiori sulla postazione dove era solito prendere posto Mario Rossetti.