AMANDOLA – Dopo l’inaugurazione subito l’operatività. Sabato prossimo sarà inaugurato il nuovo “ospedale dei Sibillini – Beato Antonio di Amandola”. E già da lunedì saranno pienamente operativi molti dei servizi che il nuovo nosocomio amandolese metterà a disposizione della comunità montana.
Un ospedale, infatti, che nasce con la mission di garantire un’assistenza sanitaria alle popolazioni dell’entroterra fermano, come pure dei limitrofi territori del Maceratese e dell’Ascolano. Un territorio, quello montano, duramente colpito dal sisma ma che ha mostrato da subito forza e resilienza, e per il quale il nuovo ospedale è una risposta doverosa ed adeguata sul fronte dell’assistenza medico-ospedaliera.
Da lunedì, dunque, saranno pienamente operativi la Cassa Cup, l’Anagrafe assistiti, la Diagnostica per immagini e la specialistica ambulatoriale così come gli ambulatori odontoiatrici. Sul fronte dell’Emergenza-Urgenza, si partirà, sempre lunedì, con un Punto di Primo Intervento e saranno attivate sia la Guardia medica e la Potes 118. Dall’inizio della prossima settimana è previsto l’ingresso, nella struttura, dei medici di medicina generale. Pienamente operativi da lunedì anche il Punto prelievi, la raccolta sangue e il servizio di Riabilitazione. Il trasferimento dei pazienti della RSA dall’attuale sede alla nuova ala riservata, all’interno del nuovo ospedale, è previsto per i primi giorni della prossima settimana.
«Un segnale doveroso, quello della tempestiva e degna operatività dei servizi, nei confronti di una comunità montana che molto ha dato al territorio e molto continua a dare – commenta Grinta -. Una sanità equa e solidale è un principio cardine, fondante ed inderogabile per il rilancio di un territorio, quello montano, essenziale nelle dinamiche sociali di tutta la regione” rimarcano dalla direzione dell’Azienda sanitaria territoriale fermana».