Monte Giberto, un borgo “modello” con tanti progetti in corso. L’intervista al sindaco Giovanni Palmucci

MONTE GIBERTO – Monte Giberto è un borgo che sorge su un colle panoramico con una magnifica vista a 360° sulle colline marchigiane. Ci siamo stati per intervistare il primo cittadino Giovanni Palmucci

Un piccolo borgo, dicevamo sindaco, ma le problematiche ci sono. C’è stata l’emergenza del terremoto, c’è un problema con la pulizia del fiume Ete, la condizione delle strade non ottimale. Come vi state muovendo per risolvere queste situazioni?

Stiamo affrontando il problema con la solita grinta. La situazione terremoto ci ha influito poco perché abbiamo avuto qualche abitazione danneggiata ma non siamo in zona rossa. Per quanto riguarda le piogge del maggio 2023 è stata una catastrofe. Siamo rientrati nel Dl 61 del decreto del generale Figliuolo, siamo in possesso di importanti contributi e stiamo mettendo mano a dei ripristini della viabilità. Abbiamo riaperto le strade chiuse, avevamo provato a fare un contratto di fiume ma non è stato raggiunto e c’è un progettualità in corso con dei finanziamenti per fare la pulizia del fiume. Abbiamo anche un ponte in fase di progettazione da parte della Provincia e mi auguro che quanto prima venga fatto. La Provincia sta prendendo impegni di messa in sicurezza e a breve, mi auguro, ci saranno interventi importanti. 

Abbiamo parlato delle problematiche ma a Monte Giberto ci sono molte cose positive. Dall’artigianato, ad una Pro Loco che funziona bene alla casa di riposo che è un’eccellenza. Conferma?

La casa di riposo è una struttura che merita di essere sostenuta perché ce n’é veramente bisogno. Funziona bene, quasi convenzionata al 100% ed è una delle migliori che ho visitato. La Pro Loco si è riorganizzata, sono state fatte due attività importanti e c’è un nuovo Cda che ha ricreato un’armonia. Siamo usciti con un calendario di Natale corposo e l’associazione è assoluta protagonista. Siamo stati uno dei primi comuni ad avere la Pro Loco già nel 1970 e già allora funzionava molto bene. Abbiamo anche molte attività ricettive e una di questa, lo scorso anno, ha portato 70 danesi in paese. Abbiamo un centro storico che stiamo cercando di rivalutare con dei progetti e stiamo chiudendo la procedura di acquisizione della chiesa di Sant’Antonio dove  andremo a faremo un auditorium.

Sindaco Palmucci, questo è il tuo quarto mandato. Come è cambiato il paese in questi 16 anni?

L’ultimo mandato è stato decisamente il più bello perché c’era una lista unica e ho dato il là al fatto di mettersi a lavoro tutti insieme, lascando perdere le ambizioni politiche personali di ognuno di noi. Siamo stati uno dei primi comuni a prendere i fondi di Sport e Periferie, abbiamo fatto il recupero della chiesa di San Giovanni e riqualificato il parco. Tanto lavoro è stato fatto per l’abbattimento di Co2 e la riqualificazione energetica che ci ha portato ad un notevole risparmio. Abbiamo riqualificato la sala polivalente, riorganizzato gli uffici e siamo stati uno dei primi comuni della Provincia a mettere in sicurezza strutturale sismica i plessi scolastici nel 2010. Uno degli ultimi interventi è stato quelli di buttar giù un vecchio serbatoio della Cip e adesso c’è un belvedere che sarà inaugurato il 21 dicembre in occasione della Festa degli alberi.