FERMANO – Nei giorni scorsi, nel corso di specifici servizi di controllo del territorio, in località Lido Tre Archi del comune di Fermo, i Carabinieri hanno denunciato alla competente Procura della Repubblica, un 32 albanese residente a Fermo, poiché controllato in via Pietro Nenni, benché sottoposto a “daspo urbano”, con provvedimento d.ac.ur. emesso nel mese di dicembre 2023 dal questore di Fermo, con divieto di accesso per anni uno nella citata località “Lido Tre Archi”, era tranquillamente a passeggio. Nella circostanza lo stesso, controllato e perquisito, è stato trovato in possesso di un involucro di cellophane contenente alcuni grammi di hashish e pertanto è stato anche segnalato alla locale Prefettura, ex art. 75 D.P.R. 309/90, per uso personale di sostanze stupefacenti.
Sempre a Fermo, i militari della Sezione Radiomobile hanno denunciato una 38enne marocchina, senza fissa dimora. La donna è stata controllata in corso Marconi, all’interno di un noto esercizio pubblico, benché sottoposta a divieto di accesso a pubblici esercizi ed ai locali pubblici emesso nel mese di settembre scorso dal questore di Fermo. La medesima donna, trascorsi pochi giorni, è stata controllata di nuovo all’interno di un locale sito in Piazza Matteotti di Porto San Giorgio e i militari di quella stazione Carabinieri, l’hanno perciò nuovamente denunciata alla locale Procura della Repubblica, in quanto ha reiterato la violazione in argomento.
A Monterubbiano intanto i militari della locale stazione Carabinieri hanno denunciato alla competente Procura un 34enne italiano. Lo stesso è stato controllato a Moresco, all’interno di un bar del centro storico benché sottoposto a divieto di accesso a pubblici esercizi ed ai locali pubblici emesso nel mese di maggio dal questore di Fermo.
Il comando provinciale dei Carabinieri proseguirà nell’attività di sorveglianza e controllo per contrastare ogni forma di violazione di tali misure, continuando a impegnarsi nella lotta contro il crimine, al fine di garantire sicurezza e tranquillità ai cittadini.