I consiglieri di opposizione non vanno in consiglio, Ciarpella: «Una carnevalata»

PORTO SANT’ELPIDIO – «Una carnevalata in anticipo che non trova la minima giustificazione, se non il tentativo di buttarla in caciara, evidentemente per mancanza di altri argomenti». La definisce, il sindaco Massimiliano Ciarpella, l’assenza dei cinque consiglieri di opposizione al consiglio comunale di questa sera.

«Ebbene, le tematiche “importantissime e rilevantissime” che discuteremo stasera, come gli stessi consiglieri le definiscono, sono in effetti gli atti più importanti dell’anno per una pubblica amministrazione, perché contengono tutti gli investimenti e le progettualità per il 2025. Lo schema del bilancio di previsione è stato approvato in giunta il 17 dicembre, pubblicato in pari data sull’albo pretorio e comunicato a tutti i consiglieri il 19 dicembre. I consiglieri hanno avuto dunque 22 giorni per prepararsi alla seduta odierna, esattamente gli stessi che sono intercorsi per l’approvazione del bilancio di previsione 2024 (pubblicato il 7 dicembre con il consiglio tenutosi il 29 dicembre dell’anno scorso) – si giustifica il primo cittadino sulle tempistiche contestate dalla minoranza -. La commissione svolta tre giorni fa era l’occasione, per chi avesse avuto tempo e voglia di studiare gli atti, per fornire eventuali chiarimenti e approfondimenti. È peraltro poco credibile che consiglieri con esperienze politico-amministrative che oscillano tra il decennale ed il trentennale, o eminenti professionisti che non mancano mai di rimarcare le loro straordinarie competenze, avessero bisogno di essere portati per mano in commissione per capire qualcosa sul bilancio in approvazione. Insomma: il tempo c’era, evidentemente è mancata la voglia».

«Lo “spettacolo avvilente e mortificante”, pertanto, è questa commedia di pessimo livello che viene propinata alla città, nel maldestro tentativo di adombrare fantomatici tentativi di “occultare qualcosa alla minoranza”. È legittimo avere altri impegni, altre priorità o anche svaghi. Non lo è addebitare l’assenza all’Amministrazione comunale, che ha approvato il bilancio e lo ha messo a disposizione in tempi assolutamente congrui – dice -. Ognuno decide di rappresentare i propri elettori come meglio crede, anche se le parole “disciplina e onore” che la nostra Costituzione impone agli amministratori pubblici meriterebbero interpretazioni più serie. Noi saremo a fare il nostro lavoro, l’abbiamo fatto prima, durante e dopo Natale, abbiamo una famiglia anche noi, ma alla responsabilità non ci siamo sottratti neanche per un giorno».