INTERVISTA – Quest’anno scade il mandato del presidente della regione Marche, Francesco Acquaroli ma c’è la possibilità che le elezioni vengano posticipate nel 2026. Nonostante l’incertezza sulle date, il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Andrea Putzu, traccia un bilancio sui cinque anni di mandato della giunta regionale di centrodestra. Al centro della discussione la sanità, il ruolo del Fermano e le prossime comunali a Sant’Elpidio a Mare.
Consigliere Putzu, le elezioni regionali sono prossime. Come valuta questi cinque anni di Acquaroli alla guida della Regione?
Sono stati cinque anni dove, finalmente, abbiamo avuto un presidente che ha dato grande risalto al nostro territorio. Nonostante il primo periodo abbiamo dovuto fare i conti con il Covid, la giunta Acquaroli è quella che ha investito più fondi nel Fermano. Basti pensare a tutte le infrastrutture, dal Lungotenna alle due bretelle, fino all’allargamento della Valdaso. Ci sono stati grossi investimenti anche nelle aree interne colpite dal sisma con i fondi Pnrr Sisma, abbiamo ottenuto risorse importantissime per la Pedemontana, così come fondi per la Amandola-Servigliano e per completare la Mare-Monti. Quello che il presidente Acquaroli ha fatto è stato programmare e progettare il futuro, a differenza delle amministrazioni precedenti.
Che ruolo avrà Putzu? Pensa ad un assessorato, visto che il Fermano è l’unico territorio senza una rappresentanza in giunta?
È vero che la provincia di Fermo è senza assessore ma abbiamo ottenuto di più di quando gli assessori li avevamo. “L’assessore garante” è stato il presidente Acquaroli che è riuscito a mettere insieme tutte le provincie senza favorire la diatriba nord-sud. La Marche è una regione al plurale che con Acquaroli parla al singolare. E poi il Fermano ha ottenuti incarichi importanti come il sottoscritto in Commissione, Di Ruscio presidente dell’Erap, Santori presidente Svem, Agostini presidente di Marche e Cultura, il sindaco Rotoni presidente Amap e la Vitturini presidente della Commissione Pari Opportunità della Regione. Il mio ruolo futuro lo decideranno gli elettori. Quello di cui sono certo è che, visto l’ottimo lavoro svolto, Acquaroli verrà riconfermato dai marchigiani. Sono orgoglioso del ruolo che ho e vorrei ringraziare tutti gli amministratori locali, le associazioni di categoria e i cittadini per il supporto. Il ruolo di Fdi in provincia cresce sempre di più grazie alla presidente Meloni, ma soprattutto alla classe dirigente provinciale. Il partito è vivo e siamo capaci di governare le Marche e il Fermano
Uno dei temi più dibattuti in questi ultimi anni è stato la sanità. Si poteva fare di più per ridurre le liste d’attesa e migliorare le strutture o si è fatto il massimo?
La sanità è un problema serio di carattere nazionale. Le Marche sono una regione benchmark in Italia su questo fronte, e questo è un dato di fatto, tant’è che il G7 sulla sanità si farà nella nostra Regione e il direttore dell’ospedale Torrette, Armando Gozzini è stato chiamato per fare parte degli esperti del Tavolo tecnico per ridurre le liste d’attesa voluto dal Governo. Nelle Marche, è vero, c’è un problema delle liste d’attesa ma così in tutta Italia. Si sta cercando di risolverlo con la programmazione, tant’è che le prestazioni erogate rispetto al 2019 sono aumentate con meno personale sanitario. Abbiamo carenza di medici di medicina generale e pediatri e per questo abbiamo fatto investimenti ma i risultati si vedranno tra qualche anno. Acquaroli, appena insediato, ha messo in campo le borse di studio per i medici di medicina generale e pediatri. Nel 2021 le borse erano 84, aumentate a 111 nel triennio 2022/25, fino ad arrivare a 155 nel 2023 e 156 nel triennio 2024/27. Ma per formare un medico di medicina generale con la borsa di studio ci vogliono cinque anni e, il problema è che i medici vanno in pensione e dietro non c’è personale pronto a rimpiazzarli perché prima non si è programmato, cosa che noi stiamo facendo. Ringrazio, quindi, il personale sanitario, infermieristico, socio sanitario e amministrativo per l’enorme sforzo che stanno mettendo in campo.
Il 2025 è anno di elezioni per quanto riguarda Sant’Elpidio a Mare. Come si sta muovendo il centrodestra?
A Sant’Elpidio a Mare è successo quello che avevamo previsto, ovvero una coalizione che ha vinto ma che non ha garantito una stabilità a livello comunale. Calcinari, da noi proposto le scorse elezioni, è una persona spendibile, seria e capace di governare. Quello che per noi è fondamentale ora è l’unità del centrodestra. Un unità data da un programma elettorale e da un progetto serio per Sant’Elpidio a Mare che non illuda i cittadini. La città può essere protagonista intercettando molti bandi. Mi permetta di dire che dispiace vedere i cittadini di Casette d’Ete presi in giro per l’apertura del ponte e per la questione relativa alla scuola. Mi auguro che i responsabili chiederanno scusa perché, quando si prende un impegno, bisogna rispettarlo.