Fratelli d’Italia risponde a Pignotti sulla scuola di Casette: «Tenta goffamente lo scaricabarile»

SANT’ELPIDIO A MARE – Riceviamo e pubblichiamo una nota di Fratelli d’Italia di Sant’Elpidio a Mare in risposta all’ex sindaco Alessio Pignotti sulle questione scuola di Casette d’Ete.

«L’ex sindaco Pignotti aveva dichiarato di restare a guardare, ma troppo forte la tentazione di essere attivo in questa campagna elettorale, che colleziona l’ennesima brutta figura e con un evidente autogol cerca di scaricare invano su altri le sue responsabilità politiche e amministrative per la chiusura della scuola di Casette.

Il gruppo di minoranza consiliare di Fratelli d’Italia chiede a Pignotti a settembre 2023 (c’è la documentazione a supporto) informazioni su come mai fosse stato rinnovato il contratto di affitto con la Parrocchia, per la scuola di Casette con scadenza 31 dicembre 2024 e non a fine anno scolastico come sarebbe dovuto essere, cioè Luglio 2025.

Pignotti, che ora fa la vittima, in data ottobre 2023 dichiara che nella scuola era necessario programmare interventi di miglioramento sismico perché presente alcune CRITICITA’; inoltre risultava scaduto il certificato prevenzione incendi nel locale caldaia e non erano presenti altri certificati impiantistici.

Proprio per evitare la chiusura, che purtroppo è accaduta e non strumentalizzando la questione, troppo delicata per tante famiglie di Casette d’Ete, abbiamo chiesto al MINISTERO di approfondire la questione con l’obiettivo di stimolare un intervento del Comune nell’immobile per risolvere i problemi che il Comune stesso aveva segnalato.

Non a caso IL MINISTERO con NOTA del 22 DICEMBRE 2023 rispondeva che non era di loro competenza e rimandava tutto al Comune.

Perché Pignotti già nel 2023 non ha comunicato alla scuola e alla parrocchia i lavori da fare? Soprattutto perché non ha realizzato i lavori necessari che avrebbero permesso alla scuola di rimanere a Casette? Sono caduti a giugno 2024 e in un anno non hanno fatto nulla, non ci sono delibere, né previsioni di soldi in bilancio (come invece i 500 mila euro spesi per la scuola del capoluogo), né comunicazioni alla Parrocchia sui lavori da fare per evitare la chiusura;

Ricordiamo allo smemorato Pignotti che noi eravamo all’opposizione e lui era il Sindaco, unico, insieme al vice sindaco Greci, in grado di risolvere la questione e di fare i lavori necessari per evitare la chiusura. Non avendoli fatti risulta chiara la loro volontà di chiudere la scuola.

Far passare come responsabilità dell’opposizione una richiesta di informazioni che avrebbe stimolato il Comune ad intervenire e mettere soldi per fare i lavori, non solo non rende giustizia alla verità, ma è una mancanza di rispetto verso i cittadini buttando loro fumo negli occhi.

Il tutto denota ancora una volta la difficoltà della compagine che sostiene Orsili di risolvere i problemi da loro stessi creati.

Comprendiamo che Pignotti dovendo giustificare il suo stipendio di 19 mila euro alle dipendenze di Forza Italia non può stare fuori da questa campagna elettorale, è parte attiva insieme a Terrenzi, Marcozzi, Greci e Alessandrini tutti a sostegno di Orsili che cerca goffamente di smarcarsi da loro.

Ci stupisce soprattutto come Orsili possa guidare una coalizione con dentro tutti i protagonisti del dissesto di Sant’Elpidio a Mare che hanno ancora il coraggio di presentarsi a chiedere voti dopo i disastri che hanno combinato».