A Fermo avvocati ed imprenditori insieme per sconfiggere il divario di genere nei luoghi di lavoro

FERMO – «L’uguaglianza tra donne e uomini deve essere una realtà vissuta», un desiderio espresso dalle parole dell’ex presidentessa cilena Michelle Bachelet ancora in attesa di diventare concreta. Gli ingredienti sono la voglia di cambiare e la certificazione UNI PDR 125.

Il Pnrr italiano ha stanziato 19,81 miliardi di euro per lo sviluppo delle politiche di inclusione, le Diversity & Inclusion. 6,66 miliardi sono destinati proprio allo sviluppo di una certificazione ad hoc. Le imprese che sceglieranno di ottenerla, ricaveranno sgravi fiscali e agevolazioni come l’esonero del versamento dei complessivi contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, in misura non superiore all’1% e nel limite massimo di 50.000,00 euro e forme di premialità anche in termini di qualificazioni nell’accesso a bandi e a fondi.

Allo studio legale Studia Iuris, a Fermo, avvocati ed imprenditori hanno avviato, lo scorso 30 settembre, un confronto sull’importanza di far diventare le aziende e gli enti “gender gap free”, si tratta di un obiettivo che donne e uomini di legge perseguono quotidianamente anche attraverso l’esercizio della professione forense. Tra gli ospiti, il presidente di Confindustria Fermo Fabrizio Luciani e la scrittrice imprenditrice Elisabetta Pieragostini, Ceo di Dami, attualmente presidente della Sezione Accessori di Confindustria Fermo, da tempo sensibile alle tematiche femminili che, con la sua esperienza e sensibilità, ha portato la sua azienda ad essere una delle prime ad ottenere la certificazione del bilancio di genere, fino a diventare lei stessa certificatrice del processo.

È un cambiamento culturale considerare i lavoratori e le lavoratrici come un vero e proprio valore. Non si tratta di avere un’etichetta, ma di iniziare a scardinare un sistema che ha bisogno di essere trasformato nel segno dell’eguaglianza e della giustizia.