Arretramento A14: Temperini, Toce e Valentini chiedono di valutare le alternative

A14 – Continua il dibattito sulla proposta di una bretella autostradale arretrata da Porto Sant’Elpidio a Mosciano. Sull’argomento intervengono i presidenti di tre realtà associative locali, tre corpi sociali. Tutte e tre hanno un punto in comune: occorre valutare le alternative.

Partiamo con Maurizio Temperini, già docente di liceo e presidente dell’Associazione Giorgio La Pira. «Certamente l’arretramento della ferrovia con la realizzazione sul posto di una”metropolitana di superficie” o comunque “mobilità dolce”, sarebbe auspicabile, e da disegnare e da avviare anche perché la realizzazione richiede tempi molto lunghi. Per quanto riguarda l’ampliamento autostradale in sede a tre corsie nel tratto Porto Sant’Elpidio-Pedaso, lo considero altamente impattante e problematico. La soluzione auspicabile sarebbe l’arretramento e adibire il tratto interessato a strada urbana per alleggerire il traffico sull’Adriatica. Inoltre, non si comprende per quale motivo si prevede l’arretramento parallelo all’A14 di 3 Km Pedaso San Benedetto percorso Sud-Nord e non si prende in considerazione, almeno la stessa soluzione nel nostro territorio. Tali soluzioni non sono certamente lungimiranti. Comunque, queste mie sono considerazioni personali, di uno non esperto in materia e per di più non è frutto di confronto all’interno dell’Associazione. Aggiungo che il presidente della Fondazione San Giacomo della Marca Massimo Valentini conosce molto bene la materia e ho partecipato ad alcuni incontri da lui promossi. Personalmente condivido le sue proposte perché partono da un’analisi conoscitiva dell’ambiente, del territorio dal punto di vista idrogeologico».

Per Barbara Toce, ex sindaco di Pedaso, presidente del Centro Studi Carducci di Fermo, «Non è semplice riuscire a sintetizzare un intervento su questo argomento anche perché, avendone parlato all’interno del Carducci, non c’è una unitarietà di visione. Quello che però è uscito fuori dal confronto tra noi è quello di non essere a favore o contrari all’allargamento dell’attuale A14 o all’arretramento della bretella e della ferrovia. Vogliamo invece aspettare quelli che saranno i dati necessari che dovranno essere forniti dalla Società Autostrade e dalle Ferrovie dello Stato. Per capire anche l’importo economico di questi interventi, che saranno molto importanti. Quindi, a volte si potrebbe semplicisticamente dire sì o no all’una o all’altra proposta ma poi c’è tutta una serie di elementi che debbono essere presi in considerazione. Da parte nostra, quindi non c’è una posizione netta. C’è invece la volontà di approfondire e valutare anche con degli esperti, così da prendere una posizione realistica e non emozionale».

Ultimo intervento è quello di Massimo Valentini, Presidente della Fondazione San Giacomo della Marca e del Comitato Arretramenti.

«La proposta del Comitato Arretramenti fa propria l’impostazione che da vari anni stiamo proponendo, ovvero che le scelte sulle grandi infrastrutture devono partire da una visione di sviluppo territoriale dell’area interessata che affermi come cardine della soluzione scelta la sostenibilità e la sussidiarietà. La proposta di valutare una nuova bretella autostradale arretrata da Porto Sant’Elpidio a Mosciano, con raccordo ad A24/ A14 e con passaggio contiguo della nuova linea ferroviaria arretrata per AV, treni veloci e merci, risponde a questa visione di sviluppo sostenibile delle Marche sud che recupera ambientalmente la situazione compromessa della costa e socialmente le aree interne in progressivo abbandono. La valutazione di tutte le alternative progettuali, compresa la proposta della bretella arretrata, potrà portare alla scelta consapevole della soluzione che sarà ritenuta migliore per il territorio applicando il criterio dei costi/benefici».