Cesetti: «L’Ospedale di Amandola attende la piena operatività. La giunta regionale faccia chiarezza sui tempi e sulle risorse»

OSPEDALE – «Sono passati due mesi e mezzo dall’inaugurazione dell’Ospedale dei Sibillini di Amandola, ma ancora oggi non risulta che il reparto di Medicina, attualmente dislocato al ‘Murri’ di Fermo, sia stato trasferito nella struttura come promesso dalla giunta regionale. Si tratta di un ritardo che non trova giustificazioni e che rischia di compromettere l’impegno preso dal presidente Acquaroli il giorno stesso dell'inaugurazione, ovvero che l’Ospedale dei Sibillini non rimarrà una scatola vuota». A lanciare l’allarme è il consigliere regionale del Partito Democratico Fabrizio Cesetti, il quale ha depositato un'interrogazione alla giunta regionale per conoscere i tempi di trasferimento del reparto di Medicina dall’Ospedale ‘Murri’ di Fermo all’Ospedale dei Sibillini di Amandola. Nel medesimo atto, il consigliere dem torna a sollecitare anche gli stanziamenti finanziari per dotare la nuova struttura di Amandola delle risorse strumentali necessarie ad avviare tutte le attività previste e i bandi pubblici per l’assunzione del personale medico, paramedico e amministrativo necessario. «L’Ospedale dei Sibillini – spiega Cesetti – è una struttura fortemente voluta all’indomani del devastante sisma 2016 dall’allora giunta Ceriscioli, che con un investimento di circa 18,8 milioni di euro aveva iniziato la sua realizzazione per restituire a questo territorio un’opera pubblica capace di garantire servizi ai cittadini e rilanciare le aree interne respingendo lo spettro dello spopolamento. Ho avuto già modo di complimentarmi pubblicamente con l’attuale giunta regionale per aver saputo portare a termine i lavori già da noi avviati. Adesso, però, è necessario che si passi dalle parole ai fatti. Ho preso per buone le rassicurazione del presidente, ma ora lo stesso deve dire chiaramente, sia a noi che soprattutto alla nostra comunità, quali sono i tempi della piena, totale ed effettiva operatività della nuova struttura ospedaliera in tutte le sue articolazioni, che oltre al reparto Medicina prevede, tra l’altro, i servizi già annunciati dall’assessore alla Sanità Saltamartini: il pronto soccorso con cinque medici, la diagnostica strumentale con anestesista per la Tac con mezzo di contrasto, gli ambulatori specialistici e soprattutto gli 80 posti letto. Questa richiesta di chiarezza che avanzo alla giunta regionale non vuole essere polemica, ma è fondamentale per fugare le legittime preoccupazioni che da più parti si stanno sollevando, creando un clima di pericolosa incertezza».