Continuano i furti in via Pescolla. Il Pd: «A che punto è la costituzione del controllo del vicinato?»

PORTO SANT’ELPIDIO – Continuano le incursioni dei malviventi nelle abitazioni private dei cittadini di via Pescolla. Ieri notte ci sono stati ben due tentativi di furto, uno nelle prime ore della sera ed un altro in piena notte, a cui le forze dell’ordine hanno risposto in modo tempestivo. Ad intervenire sulla questione il circolo Pd di Porto Sant’Elpidio e il capogruppo in consiglio comunale Daniele Stacchietti che con una nota, oltre a ringraziare l’operato delle forze dell’ordine, domanda all’amministrazione Ciarpella a che punto sia la costituzione del controllo del vicinato.

«A nome del Circolo cittadino del Partito Democratico, ci uniamo alla preoccupazione dei cittadini, che hanno seguito le indicazioni del sindaco di qualche mese fa rispettivamente all’uso di una chat WhatsApp dedicata, ma al contempo disapproviamo le facili promesse dello stesso su questi temi così delicati ed impattanti sulla qualità della vita degli elpidiensi – dice il Pd -. Non è più tempo di rassicurazioni e non c’è più spazio per ulteriori rinvii. La sicurezza non è un tema procrastinabile all’infinito; c’era un progetto chiaro, condiviso con la cittadinanza e persino da questa sostenuto con un partenariato pubblico – privato, oggi, invece, i furti continuano indisturbati mentre dall’incontro pubblico di mesi fa nulla si è mosso»

«La precedente amministrazione scelse progettualmente di creare dei ponti radio per il funzionamento e la visione delle telecamere e solo successivamente una volta completati i lavori per la fibra provvedere al suo collegamento perché vi era la consapevolezza che i tempi di realizzazione di quest’ultima avrebbero ritardato l’istallazione dei presidi del territorio martorizzato dalla piaga dei furti – continua Stacchietti -. Capisco l’impazienza dei residenti che ad oggi, oltre alle belle parole, nulla hanno visto in tal senso mentre invece posso testimoniare l’impegno nel creare rete nel quartiere al fine di sopperire a questa assenza di risposte»