Elezioni, il Pd elpidiense si avvicina ad Orsili ma il segretario provinciale Piermartiri tuona: «Inaccettabile»

SANT’ELPIDIO A MARE – Il Partito Democratico elpidiense raccoglie l’invito lanciato da Rossano Orsili, resosi disponibile a essere il candidato sindaco di una larga coalizione civica senza simboli di partito. Sembra essere abbandonata, quindi, l’opzione della candidatura di Mirco Romanelli.

Dopo la candidatura di Rossano Orsili a sindaco di Sant’Elpidio a Mare, il Partito Democratico elpidiense si dice disponibile ad incontrare Orsili. Il candidato aveva parlato di una larga coalizione civica senza simboli di partito e i Dem sembrano intenzionati ad accogliere il suo progetto.

«Abbiamo avviato, nei giorni scorsi, un confronto interno finalizzato a capire se fosse possibile un’alleanza per Sant’Elpidio a Mare al di là degli schieramenti politici –  commenta la segretaria dei dem elpidiensi, Loredana Marziali -. Un’alleanza che metta al primo posto l’interesse generale coerentemente con il senso di responsabilità che ci contraddistingue. Una responsabilità che va oltre i personalismi e gli interessi di parte e che passa per una doverosa riflessione nell’interesse della città: i cittadini elpidiensi, infatti, meritano unità di intenti, condivisione di forze, esperienze e punti di vista per cercare di delineare un progetto unitario per una nuova Sant’Elpidio a Mare».

Una dichiarazione che, di fatto, significa la rinuncia alla candidatura di Mirco Romanelli, uomo di partito e che fino a poco tempo fa sembrava certo di rappresentare il centrosinistra alle prossime elezioni comunali.

«La novità politica rappresentata dalla disponibilità di Rossano Orsili alla candidatura va nella direzione che avevamo auspicato nel nostro ragionamento; per questo motivo, nei prossimi giorni chiederemo allo stesso un incontro per capire se si possa arrivare a definire specifici obiettivi comuni – spiegano i Dem – e auspichiamo che nelle liste che si andranno a formare per l’elezione del consiglio ci siano tanti giovani per fare in modo che da loro riparta l’ottimismo e la voglia di mettersi in gioco per il futuro della città»

Subito dopo questa presa di posizione del circolo elpidiense, il segretario provinciale Pd, Luca Piermartiri, in una nota boccia questa decisione: «Il sottoscritto e la Federazione prendono assolutamente le distanze da ciò che sta avvenendo a S.Elpidio a Mare, in merito alle elezioni amministrative. Il circolo PD, in data 10 dicembre 2024, indicò all’unanimità, attraverso l’assemblea degli iscritti, Mirco Romanelli come proprio candidato.Ora, a 2 mesi dal voto, in modo inaccettabile, lo stesso candidato viene gettato via da una parte del suo circolo, per essere rimpiazzato da un ex esponente ed amministratore di Alleanza Nazionale e che fino a ieri era in trattative con Fratelli d’Italia/Lega. Adesso si propone come civico, con una coalizione che rivede al suo interno il gruppo di Terrenzi e Forza Italia».

«Questo non avviene nemmeno nei migliori film di fantascienza! Una parte della dirigenza PD si fa dettare tutte le condizioni dai nuovi alleati, rinunciando, appunto a 2 mesi dalle elezioni, addirittura al candidato (già deciso) e regalandolo ad una parte della destra e a coloro cui facevano opposizione in Consiglio Comunale.Così facendo il PD ha già perso! Ha perso perché ha scelto di abdicare, rinunciando alla propria identità e alle proprie istanze, nonché, sottolineo nuovamente, al proprio candidato senza colpo ferire – continua Piermartiri -. Fin da subito il sottoscritto e la Segreteria tutta hanno dovuto accollarsi responsabilità non proprie, percorrendo un cammino, come sapevamo, decisamente in salita. Direi che questi ultimi avvenimenti testimonino molto bene quanto questo sia vero. Come è possibile ridare maggior forza al PD e alla sinistra se poi si attuano queste metodologie? Metodi che non devono appartenere al partito e che condanno fermamente».

«Trovo strane le posizioni! In passato si ruppe con Terrenzi quando quest’ultimo non gradiva Alessandrini come candidato, ed ora, dopo aver fatto cadere l’amministrazione Pignotti, una parte del gruppo dirigente PD se li riprende a distanza di 1 anno. E lo fanno a spese del partito e del nostro candidato Romanelli – conclude -. Ancora mi chiedo cosa stiano a fare nel PD persone che compiono scelte politiche così lontane dal messaggio che invece dovremmo trasmettere. Non gli resta altro che fare i civici a destra. Cosa si comunica così facendo?»