FERMO – Nella giornata di ieri, alla Sala Operativa della Questura di Fermo, è giunta una telefonata nella quale il richiedente ha segnalato di aver ricevuto un messaggio da parte di un suo amico, attraverso l’applicazione di messaggistica “whatsapp”, con cui manifestava l’intento di suicidarsi. Il richiedente ha segnalato anche che il suo amico stava affrontando un momento di grande sconforto, in quanto aveva perso il lavoro da tre mesi e si stava lasciando con la propria fidanzata.
Successivamente, i poliziotti della Volante unitamente ai Vigili del Fuoco si sono recati presso l’abitazione del soggetto, trovandola vuota. A questo punto la Sala Operativa ha attivato la procedura per la localizzazione dell’utenza telefonica ed è riuscita ad individuare il luogo esatto in cui si trovava la persona che aveva manifestato intento suicidario.
Una volta rintracciato il giovane, il personale delle volanti ha instaurato con lui un dialogo, al fine di tranquillizzarlo, accertarsi delle sue condizioni di salute e compiendo attività utili ad evitare il compimento del gesto che il giovane aveva in animo di mettere in atto. All’esito del colloquio il giovane, tranquillizzatosi, ha accettato l’aiuto delle Forze dell’Ordine e dei sanitari intervenuti per salvarlo.
In situazioni come quella descritta risulta fondamentale chiedere aiuto immediato ad amici, parenti, familiari ed anche alle Forze dell’Ordine, che sono sempre a disposizione per offrire ascolto ed assistenza per tutte le situazioni di pericolo, contattando il 112 N.U.E. Rivolgersi alla Polizia, infatti, non deve essere considerato come un segno di debolezza o fragilità, ma come un passo coraggioso per aiutare chiunque si trovi in situazione di difficoltà. Chiedere aiuto costituisce il primo passo per evitare tragedie e per costruire una rete di sostegno sociale a protezione delle persone più vulnerabili.