Gli studenti dell’Itt Montani incontrano i campioni della Yuasa: confronto in classe sui valori trasmessi dallo sport

FERMO – Gli studenti delle prime e seconde classi dell’Istituto Tecnico Tecnologico Statale “Montani” di Fermo hanno incontrato i campioni della Yuasa Battery Grottazzolina. Tema della mattinata: i valori dello sport.

Un bel confronto al quale hanno preso parte il coach Massimiliano Ortenzi, il responsabile dell’area comunicazione Fabio Paci, i giocatori Tsimafei Zhukouski, Andrea Mattei, Michele Fedrizzi e Manuele Marchiani. «Ringrazio a nome della scuola la Yuasa Battery Grottazzolina per questo confronto molto utile per i nostri ragazzi – è stato il saluto della dirigente professoressa Stefania Scatasta –. La testimonianza diretta dei protagonisti è uno stimolo importante perché attraverso lo sport professionistico i veri valori dello sport hanno una velocità di condivisione ancora più grande». Sport e non solo. Anche risvolti sociali, come in occasione della collaborazione tra la Yuasa Battery e il Soroptimist in occasione della Giornata mondiale per l’eliminazione delle violenze alle donne: «Coinvolgimento totale al palasport durante il derby – ha rimarcato la docente Alessandra Malaspina – che ha dimostrato ancora una volta tutta la sensibilità di cui la società di pallavolo di Grottazzolina è capace».

Gli alunni hanno potuto scoprire la storia del sodalizio grottese attraverso il docufilm di Giovanni Panozzo. Una galoppata dalle serie minori all’olimpo del volley frutto di passione, lavoro, serietà, lungimiranza e tanti sacrifici. E proprio da questi valori è partito coach Ortenzi: «Il cammino della stagione 2023-24 che ci ha portati in Superlega mi auguro lasci una traccia indelebile nel nostro territorio. Quindici anni fa, quando abbiamo fondato la M&G Scuola Pallavolo avevamo un obiettivo: fare qualcosa di importante per tutti, specie per i giovani, creare un forte legame nel territorio. In pochi mesi siamo passati dai trionfi per aver vinto la A2 al momento difficile della Superlega. Non abbiamo ancora vinto una partita, ma al tempo stesso non abbiamo perso la nostra natura e diamo massima attenzione a tutte le componenti che riteniamo importanti, dai giovani al sociale».

Sacrifici per arrivare ai livelli massimo nella pallavolo, ma senza trascurare la scuola: «A 15 anni lasciai Aprilia e mi trasferii a Roma per inseguire il sogno del volley – ha raccontato Mattei –. Frequentavo l’Istituto professionale ed era obbligatorio avere la media del 7 per continuare a fare sport. Questo mi ha insegnato a dare sempre il meglio, sempre». Marchiani, al settimo campionato con la Yuasa Battery e bandiera del club, ha ricordato gli inizi (“Ero il più piccolo e mingherlino, la maglia mi arrivava alle ginocchia, però ho trovato sempre società che hanno creduto di me”), mentre Fedrizzi, che vanta 14 gare in Nazionale e vari campionati nella massima serie, ha sottolineato l’aspetto sociale «di giocare per Grottazzolina, il più piccolo paese della storia della Superlega, dove tutti si conoscono e dove senti anche responsabilità verso il mondo che ti circonda». Pallavolo come metafora della vita: «Fin quando la palla non va a terra, può accadere di tutto». Zhukouski, che ha disputato i massimi campionati in mezza Europa, ha parlato del «grande senso di famiglia che si respira nel Fermano, dove la squadra è aiutata anche dai numerosi sorrisi raccolti durante la giornata nei bar, nei negozi, dai tifosi in palestra nonostante il momento non facile».