SIBILLINI – «Sono state sedici tappe molto partecipate, che hanno toccato tutti i comuni del parco e che hanno permesso a tante persone di conoscere paesi, contesti naturali e storie straordinarie, e di farlo accompagnate da guide esperte. La conclusione poi, sempre affidata a degustazioni di prodotti locali, ha consentito di apprezzare le bontà del territorio fin nei suoi aspetti più stuzzicanti, che sottendono il grande lavoro che l’uomo, nei secoli, ha portato avanti su queste terre con grande equilibrio: formaggi, ciauscolo, lenticchie, castagne, funghi, tartufi sono soltanto alcune delle tipicità che i Sibillini sono in grado di offrire ai visitatori. Good Morning Sibillini, iniziativa che l’ente parco ha organizzato tra maggio e ottobre di quest’anno grazie a un finanziamento del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, è stato un ottimo banco di prova. Sono certo che chi ha apprezzato queste esperienze ritornerà, ancor più consapevole e rispettoso di un contesto straordinariamente bello, ma altrettanto fragile, che offre e può continuare a offrire opportunità di lavoro in ambito turistico. Questa è una delle chiavi di rilancio del territorio dei Sibillini in ottica ricostruzione post sisma: un turismo intelligente, sostenibile, responsabile».
Andrea Spaterna, presidente del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, commenta così la conclusione del progetto Good Morning Sibillini, avviato lo scorso 12 maggio con la prima uscita nel territorio di Amandola e conclusosi domenica scorsa, 27 ottobre, a Fiastra, con i laboratori del Centro Educazione Ambientale (CEA) per le famiglie, la camminata lungo lago sul sentiero per tutti e la pedalata con le ebike.
«Complessivamente sono state circa 600 le persone che hanno potuto usufruire di questa iniziativa gratuita, ma a numero chiuso e su prenotazione per ogni tappa, provenienti da varie parti delle Marche e dell’Umbria» commenta il direttore del parco, Maria Laura Talamè.
«Per molte di loro è stata una vera scoperta e la possibilità di usufruire di guide ufficiali ed esperti in varie discipline, dalla botanica alla storia dei contesti ambientali, ha reso chiaro come, sebbene la fruizione dei sentieri del parco sia libera e aperta a tutti, un’escursione, a piedi o in bike, con una guida preparata, rappresenti un valore aggiunto in termini di conoscenza e sicurezza. L’obiettivo del progetto – conclude Talamè – era anche quello di far conoscere e valorizzare le produzioni locali, e ciò ha reso possibile offrire un panorama completo delle tipicità e prelibatezze che si possono apprezzare nei Sibillini. L’invito, dunque, è a ritornare a visitare il parco anche per le prossime stagioni».