I ragazzi dell’Isola che non c’è all’Happy hand: lo sport per abbattere tutte le barriere

FERMO – I ragazzi con lo spettro autistico dell’Isola che non c’è vivono il basket da protagonisti. Uscita all’Happy hand, la manifestazione internazionale che usa lo sport per superare le disabilità

“Gli angeli dei nostri tempi sono tutti coloro che si interessano agli altri prima di interessarsi a se stessi”. È la citazione di Wim Wenders che campeggia sul sito di Happy Hand, la manifestazione sportiva dove le diverse abilità sono un punto di forza di tutti. Un evento che si tiene ogni anno a San Lazzaro di Savena, in Emilia Romagna, proprio dedicato allo sport e alla disabilità, con il coordinamento di Lorenzo Sani, una festa grande e colorata dove sono stati anche i ragazzi con lo spettro autistico seguiti dal centro di Fermo l’Isola che non c’è. I ragazzi si allenano tutto l’anno nel gioco del basket, alla palestra Coni con l’associazione Basket Fermo di Marco Marilungo e sperimentano la bellezza dello sport che riesce ad abbattere ogni barriera, si divertono, fanno squadra e stanno insieme.

In questo caso i ragazzi, circa dodici, accompagnati dagli educatori, hanno vissuto una giornata del tutto speciale. Sono partiti per San Lazzaro, per partecipare al festival Happy Hand, senza i genitori, in un momento di reale autonomia, dietro la guida sicura degli operatori del centro.

Hanno poi affrontato un torneo di basket, misurandosi con atleti di tutta Italia e anche della Bulgaria, partecipando anche a laboratori e attività varie, tutto all’insegna di una reale inclusione che vuol dire costruire una normalità particolare, su misura per tutti.

«Per i genitori c’è stata la gioia di vedere i figli partecipare da soli ad una manifestazione, vivere un’esperienza unica e irripetibile tutti insieme – racconta il presidente dell’Isola che non c’è Sandro Ferri – un grande impegno per i nostri operatori ma anche una conferma di quello che diciamo da sempre: lo sport è uno straordinario veicolo di normalità, anche per le persone con lo spettro autistico. Proprio per questo i nostri ragazzi andranno avanti ancora per tutto il mese di giugno, con gli allenamenti di basket al Coni grazie alla disponibilità della Fermo basket, per noi sono attività irrinunciabili e preziose» .