La Comunità di Capodarco amplia la specialistica ambulatoriale: da settembre nuovi specialisti

CAPODARCO DI FERMO – « Potenziamo i nostri orizzonti di cura per esservi più accanto, per accompagnarvi in un percorso di presa in carico globale e non farvi sentire soli nelle scelte da fare». La Comunità di Capodarco di Fermo ingrandisce la specialistica ambulatoriale per dare risposte a patologie sempre più complesse mettendo in campo la propria consolidata esperienza.

Dalla diagnosi alla terapia, l’obiettivo è la cura a 360 gradi della persona in un centro medico efficiente e umano. Attiva da quasi 60 anni, oltre ai servizi sociali di accoglienza, la Comunità di Capodarco ha da sempre seguito un parallelo percorso rivolto alla riabilitazione e al benessere, attivando due centri ambulatoriali che operano in regime convenzionato all’interno della struttura e successivamente il centro privato Capodarco Riabilitazione, con sede a Porto San Giorgio (via Pasquale Cotechini, 40).

È qui che il Poliambulatorio Comunità di Capodarco prenderà sempre più forma, già dai primi di settembre, grazie all’arrivo di nuovi medici con pluriennale esperienza in strutture sanitarie pubbliche e private:

il dr. Giorgio Amadio (infettivologo);

– il dr. Asim Et Tamini (urologo e andrologo);

– il dr. Federico Lamponi (medico chirurgo ortopedico e traumatologo);

– il dr. Massimo Ronchi (medico chirurgo, spec. in gastroenterologia, medicina interna, diagnostica ecografica).

Gli specialisti vanno ad aggiungersi ad altri già presenti nella struttura:

– la dr.ssa Antonella Monti (neuropsichiatra infantile);

– il dr. Mario Petrilli (pneumologo);

– il dr. Francesco Sagripanti (neurologo).

Il lavoro di équipe tra i professionisti dell’area riabilitativa e quelli dell’area medica, coordinato dalla fisiatra e direttrice sanitaria Valentina Koxha, ha lo scopo di garantire “i massimi risultati a favore della salute della persona”, attraverso percorsi di cura completi e a misura di paziente.

«Un privato che nasce dentro una realtà sociale solida, ispirato agli stessi valori di accoglienza e centralità della persona – racconta così il Centro la dottoressa Koxha -. Un privato voluto fortemente da Capodarco per una serie di motivi: abbattere liste di attesa; continuare a dare risposta ai pazienti già presi in carico che, terminato il percorso, non volevano sospendere le terapie; seguire quanti non avevano i criteri per poter essere trattati dalla convenzione; rispondere al paziente acuto, ma anche a quello cronico che non ha accesso a un trattamento continuativo, perché le risorse attuali del SSN non garantiscono tutte le patologie croniche e neurodegenerative».

« Da noi non trovi un privato selvaggio che punta a fare solo prestazioni, ma un Centro nato da una realtà che opera da moltissimi anni. Trovi professionisti legati alla Comunità di Capodarco che pone da sempre la persona e la sua storia al centro dell’intervento. Ci occupiamo della salute delle persone e siamo certi di poter selezionare figure valide. Perché la gente dovrebbe venire da noi? Perché siamo un privato ‘sociale’, con una storia inserita nel territorio. Venire da noi è una garanzia. Ci affidiamo a professionisti bravi, è l’équipe che fa la differenza con la sua grande capacità di fare rete, di gestire casi multidisciplinari. Una volta che arrivi il percorso te lo troviamo – conclude la dottoressa Kohxa-. Se non è di nostra competenza ti invieremo verso qualcuno che avrà una risposta adeguata. Lavorando nel territorio da tanti anni siamo collegati a professionisti e specialisti qualificati e di fiducia».