La Simar Group tra le prime ad aver ottenuto Italyx, certificazione per aziende 100% Made in Italy

FERMO – «Italyx è una certificazione molto utile e importante per aziende che guardano al futuro e alla crescita. Nell’ambito della nostra presenza sui mercati internazionali valutiamo molto promettente, oltre al mercato americano, anche quello delle Filippine e stiamo pensando di investire proprio a Manila».

E’ quanto ha affermato Marco Valle, presidente di Simar Group, gruppo marchigiano con sede a Fermo che opera nel settore dell’arredo e delle soluzioni tecnologiche collegate, anche con l’ausilio dell’IA, già presente nel Regno Unito e in Estremo Oriente, nel corso dell’evento “Italyx Business Matching Meeting” dedicato a ItalyX, la certificazione di italianità delle imprese promossa da Il Sole 24 Ore e sviluppata in collaborazione con Confindustria con l’obiettivo di attribuire valore e dare visibilità alle imprese del comparto manifatturiero che incarnano e rappresentano i valori dell’eccellenza italiana.

L’azienda marchigiana è tra le prima in Italia ad aver conseguito tale certificazione Italyx. L’evento è stato dedicato al valore del Made in Italy e alle opportunità per le imprese italiane sullo scenario internazionale, a cui hanno partecipato le aziende che hanno aderito alla certificazione, le PMI interessate all’iniziativa, i partner del progetto e il mondo delle Camere di Commercio italiane all’estero.

Nel corso dell’evento, Il Sole 24 Ore e la Camera di Commercio Italiana nel regno Unito hanno siglato un accordo di partnership per sostenere ItalyX. La partnership va ad aggiungersi a quelle già siglate dal Gruppo con le Camere di Commercio italiane in India, in Arabia Saudita e a Barcellona. L’accordo è stato annunciato dall’Amministratrice delegata del Gruppo 24 Ore Mirja Cartia d’Asero e dal presidente della Camera di Commercio Italiana nel Regno Unito Alessandro Belluzzo durante l’evento

Nel corso dell’incontro Eraldo Minella, Direttore Generale dell’Area servizi professionali e formazione del Gruppo 24 ORE, ha illustrato le caratteristiche della certificazione e raccontato i profili delle aziende che già hanno aderito: circa 70 tra aziende certificate e in via di certificazione che complessivamente valgono 2 miliardi e 100 milioni di fatturato (Fonte: Bilanci 2022) con una prevalenza di PMI (86% del totale) e di aziende dei settori della fabbricazione macchine, metallo, plastiche e del settore alimentare.

A seguire si è tenuta la tavola rotonda alla quale sono intervenuti il Ceo della Camera di Commercio italiana in India Claudio Maffiolettiche ha illustrato le opportunità per le aziende italiane di aderire alle iniziative della Camera in India, il presidente di Assoconsult Luigi Riva, partner di ItalyX, e due pmi certificate: la lombarda Fabert del settore moda e abbigliamento e la marchigiana Simar Group del settore Mobili e Arredo.

«L’export è un tema centrale nell’agenda economica del Paese, come testimoniano le 400 imprese che hanno dimostrato interesse per ItalyX e il fatto che le 70 aziende aderenti sono tutte in crescita a due cifre, vere e proprie multinazionali tascabili. Particolarità di Italyx è che certifica l’azienda nel suo complesso e quindi la sua capacità di ideare, progettare, innovare e produrre secondo i tratti distintivi della tradizione italiana. In questo senso la certificazione si pone anche l’obiettivo di combattere il fenomeno dell’italian sounding molto presente sui mercati internazionali – ha affermato l’Amministratrice delegata del Gruppo 24 Ore Mirja Cartia d’Asero – Con ItalyX sosteniamo in modo concreto l’export delle nostre pmi anche attraverso le tante alleanze che stiamo sviluppando con le camere di commercio italiane nel mondo, ultima quella presente nel Regno Unito: un accesso a network internazionali che rappresentano un vero e proprio moltiplicatore di opportunità per le imprese».

«La nostra Camera esiste da oltre 150 anni e ora, dopo i cambiamenti della Brexit, è un momento particolare in cui le opportunità per l’Italia restano altissime e noi lo stiamo affrontando con l’innovazione dei servizi offerti e curando il nostro parco soci che oggi conta la maggior parte grandi gruppi che rappresentano il Made in Italy in UK. –- ha affermato il presidente della Camera di Commercio Italiana nel Regno Unito Alessandro Belluzzo – Vogliamo promuovere al meglio le aziende italiane all’estero ed è per questo che abbiamo aderito a ItalyX: l’eccellenza, infatti, a volte è difficile da scoprire e il nostro compito è quello di presentarla. Questa collaborazione strategica mira a rafforzare connessioni commerciali internazionali e sostenere gli sforzi di crescita e internazionalizzazione delle imprese italiane. Tra le prime iniziative in programma, organizzeremo una conferenza annuale dedicata all’utilizzo dell’intelligenza artificiale nei settori che rappresentano il Made in Italy all’estero».

Sulle opportunità delle imprese italiane in India si è invece soffermato il Ceo della Camera di Commercio italo-indiana Claudio Maffioletti: «Stiamo vivendo un momento magico nelle relazioni tra Italia e India dopo un periodo critico del passato. L’India sta dimostrando un grande dinamismo, pur con le sue idiosincrasie. In India ci sono circa 800 aziende italiane che hanno investito e il 45% con attività produttive: sono molti i settori in cui aumenta la presenza italiana, dalla meccanica all’aerospazio. Ma il successo è determinato dalla presenza di management italiano che vada in India spesso e con la flessibilità di capire che il paese è un pianeta un po’ diverso dalle realtà europee. È importante capire se l’India fa davvero al caso dell’azienda e la nostra camera con la sua rete può essere molto utile in questo processo».

Per il Presidente di Assoconsult, l’Associazione che rappresenta il settore del Management Consulting in Italia, Luigi Riva: “Un’iniziativa come Italyx mancava e rappresenta un aiuto importante per le aziende con una componente di visibilità che è strategica. L’export italiano vale circa 626 miliardi, un terzo del PIL e siamo al quarto posto nel mondo come numero di mercati raggiunti e prodotti che esportiamo. Nautica, farmaceutico, apparecchi ottici sono settori nei quali l’Italia eccelle. Oggi l’app più scaricata nel mercato cinese è un’app italiana anche se nell’ottica dell’innovazione complessiva, se consideriamo il numero di brevetti non siamo nella top ten. Alcuni settori sono molto impattati dall’innovazione di prodotto, altri dall’innovazione di processo ed altri ancora da altre tipologie di innovazione. Va fatta quindi una riflessione su ogni singolo settore perché per migliorare l’export bisogna migliorare la competitività attraverso l’innovazione e il branding. Lavorare sull’innovazione potrebbe portare a 50 miliardi di valore aggiunto, mentre sul branding 28 miliardi.”