FERMO – Alla Fermana non è bastata una prestazione generosa per evitare la sconfitta contro L’Aquila. La formazione abruzzese costruisce il successo nella prima frazione con le reti di Banegas e Sereni, poi nella ripresa accorcia De Silvestro per i canarini. Nella prima frazione, l’Aquila approccia la partita con grande determinazione, smentendo chi alla vigilia la dava per scarica e demotivata dopo la sconfitta nello scontro diretto contro la Sambenedettese. La formazione di De Feudis passa in vantaggio grazie a un rigore di Banegas piuttosto contestato dal pubblico di casa. Nonostante il vantaggio, gli ospiti non perdono concentrazione, mantenendo alta l’intensità e raddoppiando con Sereni. Nella parte finale del primo tempo la Fermana si rende pericolosa, e per le occasioni create meriterebbe il gol del 1-2 . Nella ripresa la Fermana si spinge generosamente in avanti e accorcia le distanze al decimo minuto con De Silvestro. Nonostante la pressione costante fino al fischio finale, il gol del pareggio non arriva.
IL TABELLINO
FERMANA 1 (4-3-3) Perri; Dragomir (19’st Casucci), Tafa, Karkalis, Brandao Vaz; Romizi (1’st Pappalardo), Etchegoyen, Valsecchi (19’st Mavrommatis); De Silvestro, Bianchimano, Sardo (38’st Pinzi). A disposizione: Di Stasio, Tomassini, Granatelli, Carosi, Ricci. Allenatore: Fabio Brini
L’AQUILA 2 (4-3-3) Negro; Gueli, Alessandretti, Scognamiglio, Tropea; Maglione, Barberini, Misuraca; Banegas (36’st Giampaolo), Belloni (46’st Brunetti), Sereni (24’at Zuccherato). A disposizione: Pasqua, Di Santo, Persano, Aversa, Savor, Russo. Allenatore: Michele De Feudis
ARBITRO: Marco Schmid di Rovereto – Assist.1 Alessandro Ceci di Frosinone – Assist.2 Massimiliano Cirillo di Roma 1
MARCATORI: 12’ rig.Banegas, 27’ Sereni, 10’st De Silvestro
NOTE Ammoniti: Romizi, Karkalis, Bianchimano, Misuraca, Gueli, Scognamiglio, Etchegoyen – Corner: 0-6 – Recuperi pt 2’, st 6′.
LA CRONACA
La Fermana deve fare a meno dello squalificato Cocino e degli infortunati Diouane e Perez, centrocampista spagnolo tesserato venerdì, che sfortunatamente si è fatto male in uno scontro di gioco nel suo primo allenamento. Bianchimano, che per tutta la settimana si è allenato a parte per un problema al dito di un piede, è regolarmente al centro dell’attacco. L’Aquila, invece, è priva di Del Pinto, fermato per un turno dal giudice sportivo, del portiere Michielin, assente per infortunio, e di Mantini, fuori da oltre due mesi e mezzo causa infortunio. Rispetto alla precedente partita di Isernia, mister Brini apporta cambiamenti in difesa: Dragomir è schierato come esterno basso a destra (mentre in Molise presidiava la fascia opposta), mentre sulla sinistra fa il suo esordio in maglia canarina Brandao Vaz. A centrocampo, Valsecchi prende il posto di Mavrommatis. Per quanto riguarda L’Aquila, rispetto alla sfida contro la Sambenedettese di sette giorni fa, mister De Feudis deve schierare tra i pali Negro al posto dell’infortunato Michielin e preferisce Tropea a Di Santo come esterno difensivo sinistro. In mediana, lo squalificato Del Pinto viene rimpiazzato da Maglione.
Partita subito in salita per la Fermana, che dopo una prima fase di assoluto equilibrio si ritrova in svantaggio. Al 10’, Karkalis trattiene Belloni in area e per il signor Schmid di Rovereto non ci sono dubbi: è calcio di rigore. Banegas si presenta sul dischetto e con freddezza trasforma, portando in vantaggio L’Aquila. Il match si fa subito nervoso: Romizi viene ammonito per gioco falloso, mentre Karkalis riceve il giallo per proteste. La Fermana prova a reagire, ma il gioco spezzettato e la buona organizzazione difensiva degli abruzzesi impediscono ai gialloblù di trovare spazi. Al 26’, Bianchimano pareggia con un bel colpo di testa su assist di De Silvestro, ma l’attaccante canarino era in posizione di off-side e il gol viene annullato. Un minuto più tardi, al 27’, L’Aquila raddoppia: sfortunata carambola di Dragomir che, su un rimpallo, colpisce il proprio palo, favorendo Sereni che, ben piazzato, appoggia in rete a porta sguarnita. Al 37’, De Silvestro si infila in area, ma il suo assist al centro viene allontanato dalla difesa ospite. Al 41’, Belloni recupera palla sulla trequarti e lascia partire un potente tiro da fuori area che sfiora la traversa. Un minuto dopo, al 42’, la Fermana va ancora vicina al gol con De Silvestro: il suo sinistro dal limite viene respinto sulla linea da Scognamiglio, salvando L’Aquila dal possibile 2-1. La partita si fa sempre più spigolosa. Un contatto in area tra Tafa e Belloni accende gli animi: Belloni spinge a terra il difensore della Fermana, scatenando una mischia in mezzo al campo. Ne fanno le spese Misuraca e Bianchimano, entrambi ammoniti. Al 45’, la Fermana sfiora nuovamente la rete: il colpo di testa di De Silvestro a centro area sfila di pochissimo a lato, lasciando i canarini ancora a secco nonostante le diverse occasioni create.
Nella ripresa, mister Brini decide di dare una svolta alla partita inserendo il neo arrivato Pappalardo al posto di Romizi. La Fermana parte con maggiore determinazione e al 10’ sfiora subito il gol: Sardo appoggia per Valsecchi, che dalla linea di fondo crossa in area, ma il pallone colpisce la traversa e la difesa ospite riesce a liberare in extremis. Pochi istanti più tardi, De Silvestro trova finalmente la rete: entra in area, resiste alla pressione dei difensori aquilani e, con un preciso destro in diagonale, accorcia le distanze, riaccendendo le speranze dei canarini. Al 19’, lo stesso De Silvestro ci prova ancora, questa volta dalla distanza, ma il pallone sorvola di poco la traversa. La Fermana continua a spingere con insistenza, cercando il pareggio. Al 32’, su calcio piazzato, De Silvestro scodella in area un pallone invitante: Sardo colpisce di testa, ma la sfera, deviata da un difensore dell’Aquila, finisce tra le braccia del portiere Negro. Al 38’, poco prima di lasciare il campo, Sardo tenta un’altra conclusione da fuori area, ma il suo destro risulta impreciso. Nonostante la generosità e il predominio territoriale nella seconda frazione, la Fermana non riesce a trovare il gol del pareggio. L’Aquila resiste e il risultato rimane invariato fino al triplice fischio.