L’Ast Fermo sensibilizza lo screening per la prevenzione del tumore alla mammella,

FERMO – Un percorso semplice, rapido e che può salvare la vita a donne, anche giovani. Stiamo parlando dello screening  per la prevenzione del tumore alla mammella su cui l’Azienda sanitaria territoriale di Fermo e la Regione Marche, con il prezioso lavoro sinergico del Dipartimento Prevenzione Ast Fermo, guidato dal direttore dr. Giuseppe Ciarrocchi, e della Uoc Radiodiagnostica dell’Ast Fermo, diretta dal dr. Gianluca Valeri, hanno scommesso e continuano a scommettere moltissimo, perché la prevenzione è essenziale.
La direzione generale, cogliendo l’occasione per ringraziare la figlia della paziente, e ovviamente la paziente stessa che ha scoperto di avere un tumore al seno, diagnosticato in tempo proprio grazie allo screening, e poi curato, per la toccante e gratificante testimonianza comparsa oggi su un quotidiano locale, ricorda l’iter dello screening a cui tutte le donne residenti nel Fermano, e che rientrano nel target (dai 45 ai 75 anni) possono sottoporsi. Grazie al percorso screening, le donne, possono infatti godere di un iter rapido con un monitoraggio costante ed efficiente e, in caso di necessità, anche una presa in cura adeguata e tempestiva senza dover ricorrere ad altri percorsi.
Lo screening regionale prevede l’invio di inviti scritti ad eseguire la mammografia alla popolazione bersaglio che è composta, si diceva, da donne tra 45 e 75 anni  asintomatiche e che non siano state sottoposte a interventi chirurgici. La donna si presenta all’appuntamento per eseguire gratuitamente la mammografia biproiettiva bilaterale eseguita da un tecnico radiologo esperto in senologia. Le immagini della mammografia vengono successivamente valutate da due medici  radiologi in maniera indipendente tra loro. La risposta può essere negativa da parte di entrambi i medici. A quel punto la donna verrà invitata di nuovo, dopo due anni, ad eseguire una nuova mammografia. Se invece almeno uno dei due radiologi richiede un approfondimento diagnostico, la donna verrà chiamata ed invitata ad eseguire l’esame di approfondimento che può essere un’ecografia, una proiezione mammografica aggiuntiva con compressione asimmetrica, risonanza magnetica o esame bioptico. Obiettivi prioritari? Prevenzione, tempestività e accuratezza terapeutica nell’eventuale riscontro positivo di un cancro al seno. Il tutto, supportato dalla professionalità e umanità del personale e dalla precisione diagnostica, possibile anche grazie alle nuove tecnologie di cui dispone l’Ast di Fermo, come il nuovo mammografo hi-tech donato all’azienda sanitaria dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo.
Gli screening sono effettuati nelle sedi del distretto Porto San Giorgio, in via Leonardo da Vinci (Lunedi e mercoledì pomeriggio. Martedì, giovedì, venerdì e sabato mattina. Mattina 7.30- 13.30 Pomeriggio 13.30 – 19.30. Sono eseguite 24 mammografie ogni turno) e all’ospedale di Amandola, in via Pian di Contro (Due sedute al mese. Dodici mammografie ogni turno). Si ricorda che per accedere allo screening non servono impegnative, né fare accettazione.
E’ la stessa Azienda sanitaria fermana a inviare alle pazienti che rientrano nel target di età, l’invito, ogni due anni, a sottoporsi al controllo. Una volta accettato l’invito a sottoporsi al controllo, basta comunicare il proprio consenso contattando il Cup regionale (dal numero fisso utilizzare il numero verde gratuito 800 098 798, da cellulare utilizzare il numero 0721/1779301 (dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle 18 e il sabato dalle ore 8 alle ore 13), recandosi direttamente presso uno sportello Cup del Servizio Sanitario regionale o in una qualsiasi farmacia abilitata alla prenotazione Cup, chiamando la segreteria organizzativa screening al numero verde gratuito 800 185 454 (dal lunedì al venerdì dalle ore 10,30 alle ore 13) o inviando una mail a screeningonco.ast.fm@sanita.marche.it.
Il giorno dell’esame la paziente deve portare con sé la documentazione di precedenti mammografie, solo se effettuate in altra sede. Non serve l’impegnativa. A richiesta della paziente, sarà fornita una giustificazione per l’assenza dal lavoro. Si ricorda che per eseguire l’esame deve essere trascorso almeno un anno dall’ultima mammografia effettuata.