Ospedale di Amandola pronto i prossimi mesi. Saltamartini: «Garantiremo servizi importanti»

AMANDOLA – Una call tra il direttore generale Ast Fermo, Roberto Grinta, e l’Assessore alla sanità ha messo in fila i tempi per il Nuovo ospedale di Amandola. «Stiamo concretizzando quel modello di sanità diffusa sul territorio per il quale i marchigiani ci hanno dato la loro fiducia alle ultime elezioni regionali – dichiara il vicepresidente della Giunta e Assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini – Con il nuovo Ospedale di Amandola, che vedrà la luce nei prossimi mesi, garantiremo servizi importantissimi per la salute delle comunità dell’entroterra fermano».
Il direttore Grinta ha rassicurato che i lavori procedono spediti per allestire il nuovo ospedale di Amandola: «Tutto questo per riconsegnare alla popolazione dell’entroterra, della zona montana, un ospedale, imprescindibile punto di riferimento medico-sanitario per tutto il nostro territorio montano grazie a tecnologie all’avanguardia e ad attività di emergenza urgenza».
Il dr. Roberto Grinta ha rappresentato che lo scorso 23 agosto l’azienda sanitaria fermana ha ricevuto, in consegna anticipata, l’area della diagnostica per predisporre le opere strutturali ed impiantistiche per le tecnologie che sono in fase di consegna. L’Unità operativa complessa delle Attività tecniche sta coordinando le varie ditte che hanno in carico la realizzazione dei lavori. Sono iniziati i lavori di realizzazione della “Gabbia di Faraday”  dal 26 agosto, il prossimo 20 settembre è prevista  l’installazione della nuova Tac e nella prima settimana di ottobre inizierà l’installazione delle tecnologie Rx, ha aggiunto il direttore generale.
Il direttore Grinta ha ricordato inoltre che a fine luglio è iniziata la consegna delle forniture di gara per la cucina del nuovo ospedale. Sono stati consegnati 14 televisori, due frigo-farmaci e due barelle per il lavaggio dei pazienti”. L’Uoc delle Attività Tecniche, insieme alla direzione generale, continua con i sopralluoghi per definire gli ultimi lavori complementari che permetteranno l’ingresso delle grandi tecnologie come, appunto, la Risonanza Magnetica, la Tac e la Rx.