Petritoli, ‘borgo dei matrimoni’ ma non solo: Pezzani: «Puntiamo a diventare un comune turistico a 360°»

PETRITOLI – Abbiamo fatto visita al sindaco di Petritoli, Luca Pezzani che ci ha parlato di tutto l’amore e la passione che ogni giorno mette per il suo paese, dalle opportunità turistiche alla difesa del territorio.

Petritoli, borgo dei matrimoni. Circa 100 coppie straniere dal 2007 ad oggi hanno deciso di sposarsi in paese. Da dove nasce questa cosa e perché Petritoli è così attrattiva per le coppie?

Tutto nasce n 2007 quando una coppia di inglesi decisero di sposarsi qui. Da lì il fenomeno è andato crescendo e un belga, insieme alla compagna hanno ristrutturato un palazzo in centro storico, dando il via a qeusta tradizione dei matrimoni a Petritoli. Ora siamo sulle 18/20 unioni ogni anno, tutte persone che provengono da Paesi lontani come Stati Uniti, Inghilterra, che soggiornano qui per qualche giorno vivendo il paese.

Lei sindaco è anche presidente dell’associazione Marca Fermana dal 2023. Un’associazione ripartita dopo i problemi economici grazie, possiamo dirlo, al suo lavoro e a quello dei nuovi soci. Dopo un primo periodo che è servito per mettere a posto i conti, ora ci si aspetta una progettualità. Su cosa state lavorando e se c’è la possibilità che Porto Sant’Elpidio rientri nell’associazione?

Marca Fermana è un’associazione che vede 33 comuni e 15 privati e l’intento è quello di promuovere e fare accoglienza sul territorio fermano. Quando siamo arrivati c’erano tante difficoltà dal punto di vista finanziario ed era difficile pensare ad una progettualità. Ci siamo rimboccati le maniche, rivisto le misure che dovevamo mettere in campo per risanare la situazione e i fatti ci hanno dato ragione. Nel 2022 aveva un passivo di più di 20 mila euro, nel 2023 c’era un passivo importante e dal 2024 abbiamo portato l’associazione in utile, facendo delle scelte importanti, tagliando e chiedendo contributi. Oggi possiamo guardare al futuro con la possibilità di abbozzare una progettualità, come organizzare servizi a comuni associati, come ad esempio l’idea di organizzare delle passeggiate per i comuni alla scoperta delle bellezze. Abbiamo fatto una campagna comunicativa, abbiamo rifatto il sito internet e cerchiamo di valorizzare quanto di buono c’è. Per quanto riguarda il comune di Porto Sant’Elpidio, con loro ho avuto più di un interlocuzione per capire se c’è la volontà di rientrare. C’è stata un’apertura, stiamo ragionando ma ora la decisione è loro.

Pezzani, facciamo chiarezza sulla questione metanodotto e biodigestore sulla Valdaso. Lei è stato accusato, in qualche modo, di non aver difeso gli interessi dei proprietari terrieri su cui interessa l’opera. Come stanno le cose?

La Valdaso è una terra bellissima con molti punti di forza ed è sulla bocca di tutti quando c’è da farsi belli ma nella realtà è stata dimenticata. Dimenticata dal punto di vista infrastrutturale e se ci aggiungiamo un progetto messo sul tavolo circa 3 anni fa che è quello del biodigestore, allora sì che c’è un’altra problematica. Al di là dell’impianto che secondo noi è sbagliato, per la mole di rifiuti che dovrebbe lavorare sono circa 10/15 camion che passerebbero lungo la Valdaso. Quella è una zona agricola che non farebbe che danneggiare quella zona. Ci siamo opposti insieme ad altri 19 comuni ed è una battaglia alla quale crediamo. Altro discorso è il metanodotto che tocca una parte del territorio del mio comune, territorio di privati. D’intesa con gli altri comuni abbiamo detto che non eravamo d’accordo però è partita una trattativa tra la società Gasdotti Italia e dei privati, alla quale siamo stati esclusi perché non c’entriamo niente. Tra di loro s’è raggiunto un accordo e il comune di Petritoli non ha potuto fare alcun che. Ci hanno accusato di aver preso un indennizzo per autorizzare questo ma, dico chiaramente, non abbiamo preso alcun indennizzo.

Negli otto anni del suo mandato sono arrivati oltre 10 milioni di euro di finanziamenti tra Pnrr, fondi sisma e altri bandi. Tanti soldi che hanno permesso di poter lavorare su molti progetti. Può sinteticamente parlarci delle opere più importanti che sono state fatte e che avete in cantiere?

Con le risorse del comune si può fare poco e la strada è cercare finanziamenti esterni. Siamo stati beneficiari di due fondi Pnrr importanti, uno il bando “Borghi Maestri” con un progetto che spazia dalla cultura al sociale, dalle opere pubbliche al turismo e un altro fondo che ha permesso di finanziare numerose attività commerciali per la nascita di nuove attività e ammodernamento di quelle esistenti. Poi stiamo realizzando un asilo nido vicino alla scuola media con un finanziamento di 1,1 milione che contiamo di concludere per la fine dell’estate. Altri fondi sono serviti per intercettare la viabilità rurale, per la creazione di un belvedere nella zona che va dall’ufficio turistico a via dei Muraglioni. Se vogliamo che Petritoli diventi un comune turistico, deve esserlo a 360 gradi andando ad intervenire su ogni parte del centro storico.