SANGUE – «Nel mese di marzo si è registrata una importante ripresa della raccolta di sangue e emocomponenti nel territorio dell’Ast di Fermo, arrivando a raggiungere i numeri dello stesso periodo del 2024 prima della serie di chiusure obbligate, legati alla carenza di personale». E’ quanto fanno sapere dall’Azienda sanitaria di Fermo, guidata dal direttore generale dr. Roberto Grinta, che oggi ringrazia il dr. Gianluca Riganello, direttore della Uoc Medicina Trasfusionale.
«Fin dal suo arrivo, il dr. Riganello, (presentato alla Stampa lo scorso 24 febbraio) ha dimostrato alte competenze professionali e, soprattutto, è riuscito a imprimere un’accelerazione nella gestione e nell’organizzazione della raccolta sangue ed emocomponenti dando risposte immediate all’utenza e alle associazioni che si spendono quotidianamente nella preziosa mission delle donazioni di sangue e plasma. Il loro contributo per la sanità fermana e per la comunità è fondamentale e merita tutte le attenzioni. Ma queste non possono rimanere meri impegni sulla carta. L’impegno, la professionalità e la concretezza dimostrate dal dr. Riganello sono la prova provata di quanto il settore delle donazioni sia in cima alla lista di priorità dell’Ast di Fermo. Il dr. Riganello si è impegnato in prima persona per il raggiungimento degli obiettivi prefissati a testimonianza della priorità che tale attività ha per l’Uoc di Medicina Trasfusionale e quindi per l’Ast fermana».
Di questo si è manifestata piena soddisfazione nella recente assemblea provinciale Avis tenutasi sabato scorso 22 marzo a Porto San Giorgio. «Siamo sulla buona strada, ora continuiamo così» il rinnovato impegno del direttore della Uoc Medicina Trasfusionale.
«Come Regione stiamo lavorando per garantire la migliore organizzazione dei servizi trasfusionali – dichiara il vicepresidente della Giunta e assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini – donare sangue è un gesto di grande solidarietà e di responsabilità nei confronti della salute collettiva, per questo desidero ringraziare i donatori, gli operatori sanitari e le associazioni di volontariato che si impegnano a dare il proprio prezioso contributo che permette di salvare vite. Il nostro impegno è diretto anche a rafforzare il personale con l’obiettivo di colmare una cronica carenza di personale che abbiamo ereditato».