SANT’ELPIDIO A MARE – Nonostante le polemiche sull’orario dei giorni scorsi, la riunione tra le istituzioni regionali e i commercianti di Casette d’Ete è stata molto partecipata e costruttiva. L’oggetto del giorno erano i rimborsi previsti a causa della chiusura temporanea del ponte che ha portato dei disagi alle attività commerciali della zona e l’incontro è stato utile per chiarire questo aspetto.
Un confronto voluto fortemente dalla consigliera regionale Jessica Marcozzi insieme all’ex vice sindaco Roberto Greci e che ha visto la partecipazione dell’assessore regionale alla Protezione Civile Stefano Aguzzi e dell’ingegnere Vincenzo Marzialetti. Ingegnere che prima ha mostrato lo stato dei lavori all’assessore e al consigliere, conducendo i vertici regionali sul cantiere del nuovo ponte e poi, davanti ai commercianti, ha assicurato che «la tabella di marcia verrà rispettata e lavoriamo anche la domenica mattina. Oggi sono arrivati i pezzi d’acciaio da saldare e contiamo di terminare i lavori il 19 settembre. Il ponte riaprirà qualche giorno dopo a seguito del collaudo».
Marzialetti parla poi dei ristori, spiegando qual è la procedura che gli esercenti devono seguire per richiederli. «Dal termine del lavori, si ha 30 giorni per fare domanda di ristoro dal sito del comune – dice l’ingegnere -, ma bisogna dimostrare il mancato utile che l’attività ha registrato durante la chiusura. I fondi sono inseriti all’interno dell’appalto stesso e non provengono dalla Regione, così dice la norma».
Versione confermata dall’assessore Aguzzi che dice come «la Regione dà i ristori quando c’è un danno rapido, per esempio un esondazione, ma in altre occasioni non è previsto niente. In un caso di questo genere, come ha spiegato l’ingegner Marzialetti, la norma dice che a rimborsare i commercianti non è la Regione o il Comune ma gli esercenti possono fare domanda e ricevere soldi stanziati direttamente nell’appalto, con la procedura prima illustrata». Aguzzi lancia poi una frecciatina alla minoranza e ai tre consiglieri che hanno sfiduciato l’ex sindaco Pignotti: «Mi trovo oggi in un Comune senza un sindaco. Credo che debbano essere i cittadini a decidere da chi essere guidati. Certamente, se ci fosse stata un’amministrazione nel pieno delle funzioni, la Regione qualche scelta poteva farla riguardo le risorse».
Con l’ex sindaco Pignotti assente per malattia, è la Marcozzi ha raccontare come «il 23 giugno il primo cittadino mi ha contattato ed è venuto in Regione per parlare con l’assessore e capire come muoversi con i rimborsi. Una riunione con i commercianti era prevista per il 26 giugno ma Pignotti è stato sfiduciato non si è più fatta ma ci tenevamo ad essere qui per spiegare chiaramente le cose».
Presenti anche gli oppositori politici di Pignotti, Fabiano Alessandrini e Gionata Calcinari che sono intervenuti con alcune domande. Calcinari ha poi smentito il fatto che se l’amministrazione fosse ancora operativa ci sarebbero state più risorse economiche a disposizione: «Di ristori nel bilancio di previsione di dicembre non c’era traccia, anche se in quel periodo il sindaco c’era. Pignotti non aveva previsto nessuna risorsa a favore di commercianti di Casette d’Ete».