CAMPOFILONE – Il personale della Squadra Mobile di Fermo, nella mattinata del 29 ottobre, ha arrestato un recanatese di 56 anni . Nella fattispecie, in data 28 ottobre, personale dell’agenzia di investigazioni “ZENITH” ha riferito agli agenti della Questura di Fermo che, nell’ambito dell’incarico ricevuto da parte del titolare di una ditta di autotrasporti, aveva riscontrato che uno dei loro dipendenti, da giorni, si stava appropriando di importanti quantitativi di gasolio, prelevandoli dal serbatoio del camion aziendale che egli guidava giornalmente. In particolare, il conducente “professionale”, quotidianamente, si recava in ditta con un mezzo proprio per poi mettersi alla guida del camion e compiere le mansioni affidategli su itinerari prestabiliti. Quest’ultimo, prima di portarsi col mezzo presso la prima destinazione assegnata, era solito raggiungere il suo domicilio, ovvero Campofilone, dove, utilizzando delle taniche in plastica ed una pompa elettrica collegata a due tubi, prelevava svariati litri di gasolio dal serbatoio del camion.
L’investigatore privato ha raccontato agli investigatori di aver realizzato plurimi servizi di osservazione e di essere riuscito a documentare con video e foto, tutti i momenti in cui il dipendente della ditta di autotrasporti rubava ingenti quantità di gasolio dal serbatoio del camion aziendale, agendo sempre nelle prime luci del giorno.
La mattina seguente, ovvero il 29 ottobre, una squadra della Mobile ha avviato così il servizio di osservazione e controllo, posizionandosi in modo da poter intervenire prontamente nell’ipotesi in cui fosse realizzato un qualsiasi tipo di condotta delittuosa. Infatti, verso le ore 6.00, è sopraggiunto un autocarro che andava a posizionarsi nella zona antistante l’abitazione osservata; dal veicolo è sceso un uomo, che, dopo aver prelevato delle taniche in plastica dall’interno di uno dei due capanni, ha raggiunto il serbatoio del camion e ha collegato dei tubi dal serbatoio ad una delle taniche in plastica posizionate a terra con una pompa elettrica.
Gli agenti, avendo riscontrato che il soggetto aveva prelevato già due taniche di gasolio dal serbatoio del camion, conservate all’interno di un capanno, sono intervenuti immediatamente nell’intento di interrompere l’azione illecita e far chiarezza sulla vicenda. Il soggetto, non contento, ha cercato di riempirne un’altra, ma è stato sorpreso dagli agenti e questo, cosciente del fatto che stava compiendo un’azione illecita, si è scagliato brutalmente contro gli operatori aggredendoli fisicamente.
In particolare, prima ha colpito con un pugno un agente e ne ha strattonato un altro e, durante la colluttazione, gli agenti sono finiti a terra schiacciati dall’elevata stazza del camionista. Solo l’intervento del terzo poliziotto ha consentito di bloccare l’arrestato, rendendolo così, inoffensivo. Riportata la calma, gli agenti hanno contattato il titolare della ditta e quest’ultimoha riferito che il suo dipendente non si sarebbe dovuto trovare in quel luogo in quanto non previsto nell’itinerario assegnato, specificando che egli non aveva alcun titolo per appropriarsi del gasolio custodito nel serbatoio del camion e che, per tale ragione, intendeva procedere legalmente nei suoi confronti con atto di querela che formalizzava poco dopo in Questura.
In ragione di quanto sopra, trovandosi nella flagranza del reato di tentato furto aggravato e di resistenza a P.U., gli operatori hanno proceduto a perquisire il capanno dove hanno trovato oltre alle 2 taniche di 25 litri ognuna appena riempite, ulteriori 8 taniche piene della stessa dimensione. Il tutto è stato sottoposto a sequestro e il delinquente, dopo i rilievi foto-dattiloscopici, è stato dichiarato in stato di arresto.
Notiziato il P.M. di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Fermo, ne ha disposto gli arresti nel luogo di domicilio.