Sexting ed estorsioni a luci rosse: identificate e denunciate due persone

FERMANO – I Carabinieri della stazione di Porto San Giorgio, al termine dell’attività investigativa avviata a seguito della denuncia formalizzata nel mese di agosto c.a. da una cittadina della provincia fermana, hanno denunciato alla competente procura una donna italiana di 40 anni residente a Roma.

I militari, anche mediante l’analisi dei tabulati telefonici nonché della documentazione bancaria, hanno individuato l’autrice dell’estorsione eseguita ai danni della vittima, quest’ultima adescata nel mese di luglio 2024, mediante l’utilizzo dell’applicazione di messaggistica “Whatstapp”. La vittima ha versato la somma di 3.000 euro al fine di evitare la diffusione di alcune immagini/video intimi, scambiate con ignoti soggetti conosciuti in rete.

A Pedaso, i militari della locale stazione Carabinieri, al termine di attività investigativa avviata a seguito di denuncia formalizzata da un uomo, hanno invece denunciato un 25enne di origini pakistane, residente nella provincia di Bologna. Il pakistano è stato identificato, mediante l’analisi dei tabulati telefonici e della documentazione telematica, nel soggetto che nel mese di 05 agosto di quest’anno, aveva adescato la vittima mediante applicativo di messaggistica “Whatstapp” con la proposta di fornire prestazioni sessuali a pagamento da condurre a mezzo telematico. L’autore del reato, dopo avere convenuto con la vittima il pagamento di euro 100, elargito mediante acquisto di steam gift card, ha provveduto a filmare la vittima in atteggiamento sessualmente esplicito e dopo avere acquisito tali filmati, l’ha minacciata di diffonderli in rete se non avesse eseguito un ulteriore pagamento della somma di euro 100, mediante le stesse modalità già convenute.

Un fenomeno già molto diffuso tra i giovani, ultimamente, ha preso piede anche tra gli adulti, che ammaliati da uomini/donne virtuali con cui scambiare sms e video hard si ritrovano a dover gestire richieste estorsive di denaro. Il sexting, così si chiama questo fenomeno, consiste principalmente nello scambio di messaggi sessualmente espliciti, di foto e video a sfondo sessuale, spesso realizzati con il telefono cellulare. Si esorta ad una maggiore attenzione alle richieste di amicizia pervenute sui principali social network o nelle chat d’incontri e anche su Skype da parte di “profili maschili/femminili” molto avvenenti. I Carabinieri invitano tutti i cittadini a non esitare a denunciare tali episodi, segnalando qualsiasi situazione seppur ritenuta imbarazzante. È solo attraverso la collaborazione e l’impegno condiviso che si può garantire protezione. Per ulteriori informazioni e per segnalare ogni situazione analoga, è possibile contattare il numero d’emergenza 112 o recarsi presso la stazione dei Carabinieri più vicina.