PORTO SAN GIORGIO – L’esercitazione, svolta questa mattina presso la banchina pescherecci del porto di Porto San Giorgio sotto il coordinamento della Guardia Costiera Sangiorgese e con la partecipazione anche del personale dei Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Fermo, della Croce Azzurra e del Comune di Porto San Giorgio, ha visto la simulazione di un violento incendio a bordo di una “vongolara” durante le manovre di ormeggio, le cui fiamme, scaturite dalla plancia, hanno investito gravemente il Comandante della stessa unità, il quale è stato prontamente soccorso dal resto dell’equipaggio che, con i mezzi presenti a bordo, è riuscito a contenere, altresì, il propagarsi delle fiamme.
Grazie all’intervento tempestivo dei Vigili del Fuoco, allertati dal personale militare dell’Ufficio Circondariale Marittimo – Guardia Costiera di Porto San Giorgio giunto subito sul posto per verificare l’accaduto, è stato possibile estinguere l’incendio attraverso l’ausilio di una colonnina dell’impianto antincendio portuale e, a seguire, operare lo sbarco in sicurezza del marittimo ferito, successivamente affidato al personale sanitario della locale Croce Azzurra per le cure del caso.
Fondamentale si è rilevato l’operato svolto dalla dipendente Motovedetta Costiera “CP 727” che, circoscrivendo lo specchio acqueo antistante l’accaduto, ha impedito alle unità navali in transito di avvicinarsi alla zona interessata dall’incidente simulato, così da garantire la sicurezza della navigazione e, al contempo, la piena operatività degli assetti emergenziali.
Addestrarsi periodicamente a questa tipologia di esercitazione antincendio risulta necessario quanto indispensabile per garantire, nel reale caso di necessità, la sicurezza delle persone e delle infrastrutture, specialmente in un ambiente ad alto rischio come è quello portuale; simulare scenari di emergenza che richiedono una gestione coordinata tra i vari operatori del soccorso, consente di testare e migliorare gli assetti sinergici d’intervento, affinando l’interscambio comunicativo e mantenendo alti gli standard di preparazione operativa del personale interessato, implementando la “capacità di risposta” in ogni situazione emergenziale.